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Corato - Wikipedia - Mirrored by classicistranieri.com

Corato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Corato
Stato: Italia
Regione: Puglia
Provincia: Bari
Coordinate:
Latitudine: 41° 9′ 0′′ N
Longitudine: 16° 24′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 232 m s.l.m.
Superficie: 167 km²
Abitanti:
47.031 2006
Densità: 279 ab./km²
Frazioni: Oasi di Nazareth 
Comuni contigui: Andria, Bisceglie, Ruvo di Puglia, Trani, Altamura
CAP: 70033
Pref. tel: 080
Codice ISTAT: 072020
Codice catasto: C983 
Nome abitanti: coratini 
Santo patrono: San Cataldo 
Giorno festivo: 10 maggio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
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«Quarat, bella, popolata, nobile e deliziosa, abbondante di frutta e ferace di prodotti alimentari»
(El Edrisi, geografo arabo del XII secolo)

Corato è un comune di 47.031 abitanti nella provincia di Bari.

Indice

[modifica] Geografia

Distante 43 Km dal capoluogo, Corato è situata a 232 metri sul livello del mare, sulle pendici orientali delle Murge, un territorio roccioso o semi-roccioso che ha permesso lo sviluppo di colture tradizionali: vigneti, oliveti, mandorleti e seminativi.

Il lavoro dell’uomo ha conferito al paesaggio una fisionomia unica: grandi spazi aperti, nei quali domina la vegetazione spontanea, interrotti da strisce di terreno coltivato dai colori mutevoli a seconda delle stagioni.

La vegetazione prevalente è la steppa o para-steppa. Le piante più frequenti sono: asfodeli bianchi e gialli, osiridi, cardi, ferule, papaveri, rovi, trifogli ed anemoni; vi sono, inoltre, lembi di boschi di querce a roverella e pinete in particolar modo nella “murgia serraficaia” (mt. 673 s.l.m.) e a “San Magno” (mt. 480 s.l.m.).

La fauna locale è rappresentata da alcuni esemplari di: volpi, lepri, ricci, vipere, ramarri, lucertole, gechi, donnole, gazze, ghiandaie, upupe, gufi, civette, barbagianni, cardellini, fringuelli, passeri e pettirossi.

[modifica] Cenni storici

I suoi inizi si collocano nel III secolo a.C., durante il periodo repubblicano di Roma, quando Scipione l'Africano premia i soldati dauni e peuceti per la distruzione di Cartagine condendogli diveri territori degli Apuli: fra questi, un certo Caius Coratus avrebbe dato il nome al successivo abitato. Il nome nei secoli oscilla fra Coratus, Coratum, Curati, Quarata e Quadrata, finché sotto Federico II la cittadina assume il nome ufficiale di Corato. Anticamente la città era percorsa da un tratto interno della via Traiana: l'abitato romano sarebbe confermato dall'originale pianta quadrata (da cui uno dei probabili nomi) della città.

Agli inizi del VII secolo è una modesta cittadina longobarda, attaccata da numerosi pirati: a questo proposito vengono edificate quattro torri difensive e numerose vie sotterranee. In età bizantina (IX secolo) mantiene una forma molto simile, invariata fino alla giunta di Pietro il Normanno nel 1046, che unifica le torri già esistente con delle possenti mura ed altre ventincinque grandi torri, il tutto contenendo un ampio castello (Palazzo Gioia) e conferendo all'abitato il titolo di città. Lo sviluppo continua, confermato anche dal geografo arabo El Edrisi, che ne descrive alcune specialità nel 1155.

La città rimane fedele a Corradina di Svevia anche dopo la morte di Federico II nel 1250, e alla conquista di Carlo I d'Angiò ottiene il motto di "cor sine labe doli" (in lingua latina "cuore senza la macchia del tradimento"), riportato ancora oggi nello stemma civico.

Gli Spagnoli e i Borbone nel XVI secolo dominano Corato e la zona circostante, fino ad un modesto tentativo d'insurrezione ad opera del cittadino Federico Quinto nel 1799. Infeudata pochi anni dopo alla famiglia Carafa di Andria, nel 1503 la città è protagonista della disfida di Barletta. Un grande fervore economico ed edilizio coinvolge la città a partire dalla salita di Gioacchino Murat in poi, fino a proseguire con l'unità d'Italia.

[modifica] Luoghi d'interesse

  • Palazzo di Città: sede del municipio dal 1866, era precedentemente un convento dei frati Minori Osservanti di San Cataldo. Oltre al prospetto in stile ottocenesco, gli interni presentano un chiostro cinquecentesco con archi ogivali tardo-gotici su pilastri, con diverse finestre a due livelli in stile barocco e nella parte superiore l'orologio civico. All'interno si trovano la statua della Madonna del Latte, probabilmente del 1548 di Paolo da Cassano ed un affresco della scuola ferrarese del XVI secolo.
  • Palazzo delle Pietre Pizzute (Palazzo Patroni Griffi o De Mattis): palazzo cinquecentesco ornato da tredici bugne piramidali, con in alto lo stemma dei conti Patroni Griffi.
  • Sepolcri di San Magno: tumuli risalenti all'età protostorica, circa VII secolo a.C. nella contrada omonima.
  • Palazzo Lamonica Vecchio: è una grande costruzione con un prospetto duplice e diversi portali ottocentesco e rinascimentale, con una balaustra superiore.
  • Chianca dei Paladini: un dolmen dell'età del Bronzo costruita con tre lastre megalitiche (le cosiddette chianche, da cui il nome) ed una quarta ricoprente; la leggenda racconta sia il risultato di una competizione fra giganti.
  • Palazzo ex Pretura: sede dell'antica università, è stato restaurato in epoca neoclassica.
  • Palazzo Catalano: piccola fabbrica popolare risalente al 1598, con al primo piano un affresco con una scena di caccia e al secondo piano un'iscrizione con il nome del fondatore, Antonio Catalano.
  • Palazzo Gioia: edificato sul castello più antico della seconda metà dell'800, con il portale a destra coprente due rilievi con gli emblemi della famiglia Carafa.
  • Palazzo ex Biblioteca Comunale: risalente al XVII secolo.
  • Edicola Galise: edicola storica di Corato, la prima, dal 1911 [di fronte al Palazzo di Città]

[modifica] Personalità native

  • Salvatore Addario, storiografo
  • Antonio Arbore, educatore
  • Antonio Balducci (1899), archivista
  • Alfonso Buonpensiere (1880), educatore
  • Antonio Buonpensiere (1879), educatore
  • Nicola Fernando Calitri](1888 - 1956), giornalista
  • Giuseppe De Falco (1880), politico
  • Giovanni Guerra (1900 - 1967), docente germanista
  • Gaetano Leone (1898), educatore
  • Stefano Mazzilli (1887), filosofo
  • Nicolò Molinini (1903 - 1970), pubblicista ed educatore
  • Luigi Palumbo-Vargas, giurista
  • Guglielmo Schiralli (1860 - 1920), poeta, scrittore e narratore
  • Giovanni Ripoli, poeta
  • Luigi Santarella (1886 - 1938), ingegnere
  • Domenico Zucaro (1913), storico

[modifica] Folklore

[modifica] Manifestazioni

In febbraio si celebrea il carnevale coratino, con una grande sfilata di gruppi mascherati e carri allegorici, mentre in occasione della Pasqua si svolge una solenne processione, con la rappresentazione dei misteri della locale parrocchia di San Giuseppe; il sabato santo è solita la Processione della Pietà dal vicino santuario di Santa Maria della Greca, antica protettrice della città. A maggio, durante la Fiera di San Cataldo, si celebra una sfilata di carrozze e attacchi d'epoca.

Il Festival delle Murge è organizzato durante il mese di giugno, mentre il concorso locale di musica leggera, la Nota d'Oro, avviene a luglio. Importanti sono le celebrazioni di agosto per la festa del patrono locale, San Cataldo, che nel 1483 salvò il paese da una grave pestilenza: varie processioni accompagnano le celebrazioni, con un concorso di pittura per giovani artisti meridionali. Per Ferragosto è usuale il concorso della Barca di Santa Maria, una caratteristica esposizione di barche in carta velina. Infine, il 12 dicembre, avviene la jaojo di Santa Lucia, con un grande falò ed alcune degustazioni di dolci tipici.

[modifica] Sagre

Molto caratteristiche sono le sagre del paese, fra le quali si ricordano quella del calzone di cipolla ad aprile, della ciliegia a giugno, della bruschetta e della castagna a novembre.

[modifica] Piatti tipici

Un primo piatto tipico è il ragù con braciole di carne d'asino o di cavallo, con cui si condiscono le orecchiette, dette strascenate. La pignatta di trippa e il calzone (una focaccia riempita da cipolle cotte a vapore, olive nere, acciughe ed uva passa) costituiscono la seconda parte del pasto. Ma sono anche molto comuni le scamorze, i nodini e le burrate. Fra i dolci tipici del luogo, si ricordano in occasione del Natale le cartellate con vincotto e miele, marzapane, sasamello e taralli, mentre per le festività pasquali è consuetudine cucinare le scarcelle'.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Economia

L’economia è prevalentemente agricola, anche se, negli ultimi anni, vi è stato un impulso verso il settore artigianale, della piccola industria e del terziario avanzato. La particolare tradizione agricola ha permesso la creazione di un grosso polo agro-alimentare che estrinseca le sue attività produttive preminenti in diversi settori: quello lattiero-caseario con una grossa realtà cooperativistica (Caseificio Pugliese) che produce latte ed una vasta gamma di prodotti caseari, e la presenza di numerosi laboratori a conduzione familiare; quello oleicolo: è a tutti noto, infatti, che Corato è la patria dell’olio extra vergine ottenuto dalla molitura della “Cultivar Coratina o racioppa di Corato”; quello vinicolo: questo comparto usufruiscedella presenza di circa 2.000 ettari di vigneti per la produzione di uva da tavola (rappresentata dalle varietà baresana, regina bianca, italia primus e cardinale) e di uva da vino (rappresentata dalle varietà: moscato bianco, sangiovese, pampanuto, bombino nero, montepulciano); settore alimentare: con le grosse industrie molitorie e di lavorazione della pasta (Granoro e Riscossa) e i tarallifici(Fiore di Puglia) che assicurano una elevata produzione di prodotti conosciuti sull’intero territorio nazionale ed estero.

[modifica] Gemellaggi

Corato è gemellato con:

[modifica] Referendum sulla nuova provincia

Il 5 febbraio 2006 si è tenuto un referendum per decidere sull'adesione alla Provincia di Barletta-Andria-Trani. Questo il testo del quesito referendario: "Vuoi che il Comune di Corato entri a far parte della Provincia Bat (Barletta, Andria, Trani) istituita con la Legge n. 148 dell'11.6.2004?" Oltre il 70% dei votanti si è espresso per la non adesione alla nuova Provincia, ma, non essendo stato raggiunto il quorum di votanti (solo il 40% dei cittadini aventi diritto al voto lo hanno esercitato ), la decisione definitiva è stata rinviata al Consiglio Comunale.

[modifica] Collegamenti esterni

Corato su DMoz (Segnala su DMoz un link pertinente all'argomento Corato)