Tunisia
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Motto: ordine, libertà, giustizia | |||||||||
Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Tunisia | ||||||||
Nome ufficiale: | الجمهورية التونسية | ||||||||
Lingua ufficiale: | arabo | ||||||||
Capitale: | Tunisi (674.100 ab. / 1994) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | Repubblica presidenziale | ||||||||
Capo di stato: | Zine El Abidine Ben Ali | ||||||||
Capo di governo: | Mohamed Ghannouchi | ||||||||
Indipendenza: | Dalla Francia, 20 marzo 1956 | ||||||||
Ingresso all'ONU: | |||||||||
Area | |||||||||
Totale: | 163.610 km² (89°) | ||||||||
% delle acque: | % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2003): | 9.924.742 ab. (81°) | ||||||||
Densità: | 60,66 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Africa | ||||||||
Fuso orario: | UTC +1 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Dinaro tunisino | ||||||||
PIL (PPA) (2005): | 83.673 milioni di $ (63°) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2005): | 8.255 $ (71°) | ||||||||
ISU (2004): | 0,760 (medio) (87°) | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .tn | ||||||||
Prefisso tel.: | +216 | ||||||||
Sigla autom.: | TN | ||||||||
Inno nazionale: | Himat Al Hima, Ala Khallidi | ||||||||
Festa nazionale: | |||||||||
La Repubblica Tunisina (in arabo الجمهورية التونسية, ovvero "al-Jumhūriyya al-Tūnusiyya"), o Tunisia [tu-ni-Sì-a], è uno Stato del Nordafrica bagnato dal Mar mediterraneo e confinante con l'Algeria ad ovest e la Libia a sud e a est. La maggior parte della popolazione parla arabo e pratica la religione musulmana. Molto parlato è anche il francese, soprattutto nelle città; in alcune località del sud e dell'isola di Djerba è ancora parlato il berbero. La Tunisia è il più orientale e più piccolo dei tre Stati disposti lungo la catena montuosa dell'Atlante. È anche uno degli Stati del Maghreb, come la Mauritania, il Marocco, l'Algeria e la Libia. La sua capitale, eccentrica rispetto al resto del territorio nazionale, è Tunisi, nel nord del paese. Si ritiene che il suo nome, Tunus, abbia origine dalla lingua berbera, con il significato di promontorio, o, più probabilmente, "luogo in cui passare la notte" (si può osservare la corrispondenza con un altro toponimo nordafricano dell'antichità, Tuniza, odierna La Calle, Algeria). Il 40% della sua superficie è occupato dal deserto del Sahara, mentre gran parte del territorio restante è composta da terreno particolarmente fertile e circa 1.300 km di coste facilmente accessibili. Entrambi questi fattori giocarono un ruolo importante in epoca antica, prima con la fondazione della famosa città fenicia di Cartagine, e successivamente con l'istituzione della provincia romana dell'Africa, quando divenne il granaio dell'Impero Romano.
Indice |
[modifica] Cenni storici
La Tunisia è stata abitata fin dalla preistoria: la presenza umana è documentata fin dal paleolitico. I suoi primi abitanti noti furono tribù berbere. Sintetizzando millenni di storia tunisina bisogna ricordare lo scontro fra le due etnie dei berberi sedentari e degli arabi nomadi, avvenuto fra il XII e il XIV secolo.
Il rapporto fra queste due culture, sul piano del potere politico, è stato sempre squilibrato a favore della cultura sedentaria. I berberi sono tuttora una piccola minoranza di 50.000 persone.
[modifica] Antichità
- 814 a.C.: fondazione di Cartagine da parte di coloni provenienti dalla Fenicia. Mentre Roma è ai primi passi, la città diventa rapidamente un grande potenza marittima.
- 264 a.C. - 146 a.C.: 120 anni di guerra contro Roma, che l'occidente conoscerà come guerre puniche. Alla fine, i cartaginesi sono sconfitti e Cartagine viene distrutta.
- 146 a.C. - 439: il territorio cartaginese diventa la Provincia Africa, prima colonia romana al di là del Mediterraneo. Cartagine risorge romana, e il paese conosce una grande prosperità.
[modifica] Medioevo
All’inizio del V secolo d.C. con l’Impero Romano ormai alla fine della sua storia, la Tunisia fu invasa dai Vandali di Genserico, che vi rimasero fino al 533, quando Belisario generale dell’Impero Bizantino li sconfisse dando inizio a 150 anni di dominio Bizantino. All’inizio del VII secolo d.C. iniziarono le invasioni arabe, che con l’aiuto e la conversione dei Berberi, riuscirono ad avere la meglio sui Bizantini. Malgrado il popolo berbero avesse adottato la religione degli invasori, non fu mai disposto ad accettarne il dominio, tanto da iniziare una serie di guerre che durarono fino all’arrivo dei Turchi ottomani.
[modifica] Epoca moderna
- 1574: la Tunisia è annessa all'Impero ottomano.
- 1705: fondazione della dinastia Husaynide, che regnerà fino al 1957.
- 1881 - 1956: protettorato francese dal 12 maggio 1881. La resistenza anticoloniale dura praticamente per tutti i 75 anni di dominazione francese. La guida il partito del Destour (Dustūr in arabo significa "Costituzione").
[modifica] Indipendenza
- 1956, 20 marzo: la Tunisia viene dichiarata indipendente. L'assemblea costituente redige la nuova costituzione e dichiara decaduta la dinastia Husaynide.
- 1957, 25 luglio: proclamazione della Repubblica. Si elegge un consiglio costituzionale che attribuisce ad Habib Bourguiba (1903-2000), in quel momento primo ministro, le funzioni di presidente della Repubblica.
- 1959, 1 giugno: viene adottata la prima Costituzione repubblicana.
- 1963, 15 ottobre: le truppe francesi lasciano Biserta, ultima loro base nel paese.
- 1987, 7 novembre: il primo ministro, generale Zine El-Abidine Ben Ali depone il presidente Bourguiba, per senilità (modo gentile per definire il morbo di Alzheimer), con una sorta di colpo di Stato medico, e viene eletto presidente nel 1989.
[modifica] Suddivisioni amministrative
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Per approfondire, vedi la voce Governatorati della Tunisia. |
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Rovine di Cartagine
Immagine:Medina tower in Sousse, Tunisia.jpg
Torre della Medina a Susa
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La Tunisia è suddivisa in 24 governatorati, che prendono il nome dalle città capoluogo: |
Ciascun governatorato è retto da un governatore nominato dal Presidente. I governatorati sono a loro volta suddivisi in "delegazioni", che raggruppano diversi comuni o "consigli rurali". La più piccola suddivisione amministrativa è l'imadat.
[modifica] Economia
Grazie alla stabilità politica, ai bassi costi di produzione, e ad una forte disponibilità ad accogliere investimenti stranieri, l'economia tunisina procede ad un buon tasso di crescita (+5,1% nel 2004).
Al prodotto interno lordo (PIL) l'agricoltura contribuisce per il 16%, l'industria per il 28,5%, e i servizi per il 55,5%. In particolare:
- agricoltura e industria alimentare: la Tunisia produce ed esporta cereali (mais, frumento, avena), olive e olio di oliva, frutta (in particolare arance e datteri); possiede inoltre una notevole flotta da pesca, che entra frequentemente in concorrenza con i pescherecci italiani.
- industria: si produce molto per l'esportazione, grazie al basso costo della manodopera: i settori industriali prevalenti sono quelli di trasformazione di prodotti alimentari, il tessile e la trasformazione di prodotti petroliferi. Inoltre la Tunisia è un grande produttore di fosfati (il 6° nel mondo).
- turismo: settore d'importanza crescente, con circa 5 milioni di visitatori nel 2004.
I luoghi più frequentati sono Hammamet, Monastir, Sousse, il deserto del Sahara a sud e i siti archeologici come Cartagine o Dougga.
I principali partners commerciali della Tunisia sono, nell'ordine: Francia, Italia, Libia, Germania, Belgio, Spagna (dati 2003).
Il tasso di disoccupazione è alto (13,8%, stime 2004), anche a causa dell'alta natalità (crescita annua dell'1,15%), che fa sì che la metà della popolazione abbia oggi meno di 15 anni.
Anche per questo, la Tunisia è uno dei paesi mediterranei a forte emigrazione, e l'Italia, da cui la separano solo 140 km, è la prima destinazione dei migranti tunisini, almeno in transito: in Italia i cittadini tunisini con permesso di soggiorno erano oltre 53 mila al 1° gennaio 2002.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda della Tunisia dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- Visitare la Tunisia - Scheda curata dall'Ente Nazionale Tunisino per il Turismo
- ChooseTunisia.com
- informazioni economiche sulla Tunisia
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