Stati Uniti d'America

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Progetto stati Stati Uniti d'America
Stati Uniti d'America - Bandiera
Stati Uniti d'America - Stemma
(dettagli)
Motto: (1776): E pluribus unum ("Da molti, uno")
(1956): In God we trust ("Confidiamo in Dio")

Informazioni
Nome completo: Stati Uniti d'America
Nome ufficiale: United States of America
Lingua ufficiale: A livello federale nessuna,
alcuni stati la specificano.
È de facto l'inglese.
Capitale: Washington  (563.384 ab. / 2003)
Politica
Governo: Repubblica presidenziale federale
Presidente: George W. Bush
Capo di governo:
Indipendenza: Dalla Gran Bretagna il 4 luglio 1776
Ingresso all'ONU: 24 ottobre 1945 1. È membro permanente del Consiglio di Sicurezza.
Area
Totale: 9.629.091 km²  ()
 % delle acque: 2,2 %
Popolazione
Totale (27/08/2007): 302.713.700 ab.  ()
Densità: 31,1 ab./km²  
Geografia
Continente: America del Nord e Oceania
Fuso orario: UTC da -5 a -10
Economia
Valuta: US Dollar (Dollaro Statunitense)
PIL (PPA)  (2006): 13.020.861 milioni di $  ()
PIL procapite (PPA)  (2006): 43.444 $  ()
ISU  (2004): 0,948 (alto)  ()
Energia:
Varie
TLD: .us .um .edu .gov .mil
Prefisso tel.: +1
Sigla autom.: USA
Inno nazionale: The Star-Spangled Banner
Festa nazionale: 4 luglio

1 è uno dei 51 Stati che nel 1945 diedero vita all’ONU.
Membro NATO dal 1949
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Gli Stati Uniti d'America (in inglese United States of America, abbreviato U.S.A.) sono una repubblica federale democratica dell'America Settentrionale. Confinano a nord con il Canada e a sud con il Messico, mentre ad est e ad ovest sono bagnati rispettivamente dall'Oceano Atlantico e dall'Oceano Pacifico. Le acque territoriali dell'Alaska confinano con la Russia (Stretto di Bering).

Già economicamente molto sviluppati alla fine del XIX secolo, dopo la seconda guerra mondiale sono diventati una superpotenza economica, militare e culturale, la prima nel mondo per prodotto interno lordo. Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, sono rimasti l'unica superpotenza.

Indice

[modifica] Stati Uniti ed America

Il sostantivo "America" deriva dal nome dell'esploratore italiano Amerigo Vespucci, che per primo riconobbe di essere di fronte a un nuovo continente, e non, come si credeva, ad alcune isole asiatiche. La prima volta che comparve il nome "America" fu nella Cosmographiae Introductio, pubblicata nel 1507 dal cartografo tedesco Martin Waldseemüller, che propose di dare al "nuovo continente" il nome di Vespucci.

Inizialmente il nome "America" fu utilizzato per il Sud del continente. Successivamente venne esteso anche alla parte Nord. Ma fu Benjamin Franklin, mediante fitti rapporti epistolari con personalità di ogni classe, a diffondere la parola americani (parola individuante un unico popolo), così da renderla d'uso comune[citazione necessaria].

[modifica] Stati Uniti d’America

Per approfondire, vedi la voce Storia degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti d’America sono una repubblica federale di tipo presidenziale, che si estende nel continente nordamericano fra il Canada a Nord e il Messico a sud per 9.372.614 Km quadrati con 248.709.873 abitanti, La capitale è Washington, altre città importanti sono New York, Chicago, Los Angeles, Filadelfia ecc.

L’unione è formata da 50 stati di cui 49 continentali e 1 insulare, l’arcipelago delle Hawaii. Altri territori legati agli USA con status particolari sono: Portorico, le isole Vergini Americane, Guam, le Samoa Americane od Orientali, le Marianne Settentrionali, le Marshall, le Cardine Orientali e altre isole del Pacifico.

[modifica] Geografia

Per approfondire, vedi la voce Geografia degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti comprendono, oltre ai 48 stati continentali, l'Alaska (il più grande degli stati), le Hawaii e vari territori nell'Oceano Pacifico e nei Caraibi, compreso Porto Rico, che è legato agli Stati Uniti in un'associazione chiamata Commonwealth. Il distretto di Columbia contiene la capitale Washington, e originariamente apparteneva al Maryland (e fino alla guerra civile comprendeva anche un pezzo della Virginia).

Gli stati principali sono suddivisi in quelli della costa orientale (East Coast), il sud (South), il Midwest, la zona montana (Mountain states, compreso il Southwest), e la costa occidentale (West Coast). Gli stati della costa orientale sono, da nord a sud, Maine, New Hampshire, Vermont (che non è sulla costa), Massachusetts, Rhode Island (il più piccolo degli stati), Connecticut, New York, Pennsylvania (che è vicino alla costa e la cui metà occidentale è spesso considerata parte del Midwest), New Jersey, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida. Gli ultimi 5 (dalla Virginia) vengono anche contati come stati del Sud.

Geograficamente questa zona comprende montagne basse e molto antiche, gli Appalachi, con un andamento generalmente da nord-est a sud-ovest, oltre a molti fenomeni locali, compresi i fenomeni glaciali a nord, le faglie tettoniche della valle dell'Hudson, e la zona di origine calcarea (corallina) della Florida. Il corso dei fiumi è generalmente da ovest verso est. I fiumi tendono ad essere di lunghezza limitata ma ampi e dal flusso regolare. Le maree sono spesso forti, soprattutto al nord. Gli inverni sono freddi (nel nord) o moderati (al sud) e umidi, le estati ugualmente umide.

Il Capitol Reef National Park nell'Utah.
Il Capitol Reef National Park nell'Utah.

Gli stati del Sud comprendono i summenzionati Virginia, Carolina del Nord/Sud, Georgia, Florida, e anche Virginia Occidentale (spesso considerato parte del Midwest, dato che era dalla parte del nord nella guerra civile), Kentucky, Tennessee, Alabama, Louisiana, Arkansas, Oklahoma, Texas (spesso considerato fra gli stati del sud-ovest). Questa zona comprende la parte meridionale (e le cime più elevate) degli Appalachi, e più a ovest le montagne Ozark. I fiumi comprendono le foci del Mississippi e del Río Grande. La più grande influenza climatica viene dal Golfo del Messico, e comprende inverni miti, umidità, e di tanto in tanto uragani.

Gli stati del Midwest comprendono Ohio, Michigan, Indiana, Wisconsin, Illinois, Missouri, Minnesota, Iowa, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Nebraska e Kansas. Sono in gran parte stati agricoli e industriali (compresa la "rust belt", la zona industriale "arrugginita" negli anni settanta e ottanta dalla concorrenza, soprattutto giapponese), freddi d'inverno, caldi d'estate, con clima da umido (verso est) a secco (verso ovest). È qui che si trova il "cuore" ("heartland") degli Stati Uniti, ed è considerato un centro di valori morali (lavoro serio, casa e famiglia, i pionieri sulla prateria, e così via) per il resto del paese.

Gli stati della zona montana comprendono Montana, Idaho, Wyoming, Nevada, Utah, Colorado, Arizona, Nuovo Messico. Gli ultimi quattro spesso anche considerati gli stati del sud-ovest. Zona secca, soprattutto a sud, con molti deserti (deserto Sonorano) e le Montagne Rocciose. Inverni molto freddi ed estati miti a nord, inverni miti ed estati calde a sud. Questa è la zona meno abitata del paese, ed è dove si trovano molte delle destinazioni sceniche degli Stati Uniti, per esempio il Grand Canyon (Arizona) e Yellowstone (Wyoming). La geografia della costa occidentale (Washington, Oregon, California) comprende montagne elevate (Sierra Nevada, vari vulcani), deserti (Death Valley), e zone molto umide (la costa, soprattutto a nord).

[modifica] Popolazione

Gli Stati Uniti hanno una popolazione di circa 300 milioni di abitanti.

Secondo l'ultimo censimento ufficiale (2000), il 75,1% della popolazione è bianca, il 12,3% nera o di origine afroamericana , il 3,6% asiatica, e solo lo 0,9% di origine amerindia . Va notato che il 5,5% si è dichiarato di altre razze, mentre il 2.4% di origine mista .

I Latinoamericani di ogni razza , costituiscono, sempre secondo l'ultimo censimento, il 12,5% della popolazione. Percentualmente vengono subito dopo i residenti di ascendenza tedesca (15,2%), ma prima di quelli di origine irlandese (10,9%) ed inglese(8,7%). I residenti di ascendenza italiana rappresentano il 5,6% della popolazione totale. Il gruppo comunemente identificato come WASP: Bianco, Anglosassone, Protestante, pur detenendo ancora le leve del potere politico ed economico, non costituisce ormai la maggioranza della popolazione del paese.

La popolazione è generalmente in crescita, soprattutto grazie a una forte immigrazione, proveniente in buona parte dall'America Latina e dall'Asia. La presenza di immigrati - o di loro discendenti diretti - è molto rilevante nella parte sud occidentale del paese.

L'Affirmative Action, una politica di discriminazione razziale "positiva" contro la popolazione bianca a favore dei gruppi minoritari, ha permesso negli ultimi decenni agli appartenenti alle minoranze etniche, un più facile accesso alle Università, a molti posti di lavoro che precedentemente erano loro preclusi e ad incarichi di grande responsabilità nel mondo politico e nell'alta finanza.

[modifica] Economia

Per approfondire, vedi la voce Economia degli Stati Uniti.
Manhattan, simbolo della potenza economica americana.
Manhattan, simbolo della potenza economica americana.
  • Dati socio-economici:
    • disoccupati: 4,6% (gennaio 2007)
    • PIL pro capite: $43.500 (2006)
    • Indice di povertà: 12,7% della popolazione
    • PIL: 13.049 miliardi di dollari americani (2006)[1]

Per quanto riguarda il deficit pubblico, nella chiusura del bilancio dell'anno fiscale 2006, la Corte dei Conti americana ha rilevato un disavanzo di 8.500 miliardi di dollari, in relazione al taglio dell'imposizione fiscale.
Rapportando questo valore all'inflazione, il valore oltrepassa la soglia dei 46.000U$D.

L'economia statunitense comprende settori agricoli (granoturco, grano, allevamenti), industriali (compresa l'industria pesante, l'elettronica, e il software), e di servizi (banche, assicurazioni).

[modifica] Debito pubblico

La Corte dei Conti americana ha lanciato l’allarme per il debito pubblico fuori controllo. L’anno fiscale 2006 si è chiuso con un disavanzo di 8500 miliardi di dollari, pari a 6472 miliardi di euro.

I sondaggi dicono che l'opinione pubblica ha un'idea molto vaga sia sull'entità dell'indebitamento pubblico che delle reali conseguenze a lungo termine. Quando però la questione del disavanzo viene esplicitamente menzionata, il 42% degli interpellati afferma che dovrebbe essere una priorità per l'amministrazione, mentre il 38% la considera di secondaria importanza.

Del debito complessivo, 3500 miliardi sono detenuti da enti pubblici USA, 2800 miliardi da cittadini privati USA, e il restante 2200 da persone fisiche e Stati non USA [2].

[modifica] Allevamento e agricoltura

Le aree per l'allevamento comprendono il Texas e le catene montuose Occidentali dove vi è grande disponibilità di praterie per il pascolo. Queste carni sono più adatte alla macellazione.

Le aree dove l'allevamento ha come scopo la produzione di latte, invece, sono il Nord-Est, i monti Appalachi e la zona dei grandi laghi: questa parte di territorio è chiamata "dairy belt".

Per quanto riguarda l'agricoltura, è privilegiata una tecnica di tipo intensivo. Le colture sono suddivise nelle cosiddette belt. La "wheat belt" è la cintura del grano, che comprende la parte centrale degli USA, territorio caratterizzato da un clima secco, quindi non adatto ad altri tipi di coltura. La coltivazione del grano è praticata anche in alcuni Stati del Nord come il Minnesota, il Dakota e il Montana. Questa coltura è diffusa anche in alcune aree del Sud come Texas, Kansas e Oklahoma, dove il grano è coltivato in autunno.
La "corn belt", la cintura del granturco, che comprende quegli Stati che godono di un clima mite durante tutto l'anno, Indiana, Illinois, Iowa e Nebraska, ha portato, grazie all'altissima produzione, gli USA ad essere il primo produttore mondiale di grano turco. La "cotton belt", che non esiste quasi più, includeva le aree del profondo Sud, ora è limitata a Texas, Mississippi, Arizona e California.

Nelle aree più a Sud la coltivazione è stata sostituita da altri prodotti più richiesti sul mercato e che richiedono le medesime condizioni climatiche come il tabacco, il riso , arachidi e canna da zucchero. L'orticoltura è anch'essa molto importante ed è praticata nel Nord-Est vicino alle grandi megalopoli dove vi è una grande richiesta di prodotti deperibili; l'orticoltura è anche diffusa in California e Florida.[3].

Notevole è anche la produzione di legname, grazie agli oltre 300 milioni di ettari di foreste, che permettono una produzione di 500 milioni di metri cubi di legname all'anno.

[modifica] Pesca

Con 5,6 milioni di tonnellate di prodotti ittici, gli USA sono il 6° paese mondiale più pescoso dopo Russia, Cina, Perù, Giappone e Cile. In California e nel Golfo del Messico è fiorente anche l'allevamento di ostriche e crostacei.

[modifica] Industria

L'industria è un altro settore dove gli USA sono estremamente competitivi. È stata favorita sin dal XIX secolo dalle ricche risorse minerarie che hanno fatto sviluppare le industrie del settore. La "manufacturing belt" (la cintura manifatturiera), si estende in tutto il nord est, ma si sta espandendo anche verso sud ed ovest. L'industria americana è specializzata nella produzione di apparecchi high-tech come TV, computer e hi-fi. Gli USA sono secondi al mondo, dietro al Giappone per la produzione di automobili. Importanti sono anche le industrie della gomma, dell'alta moda (New York, Baltimora e Chicago), chimica e petrolio (sud e soprattutto in Texas), cinema e ristorazione (fast-food e multinazionali come la Coca Cola). In USA possiamo trovare la più avanzata industria elettronica. L'industria statunitense è basata su tre cose: capitali, tecnologie all'avanguardia e diffusione nel mondo dalla fine del XIX secolo.

[modifica] Terziario

Il terziario è il campo dove gli Stati Uniti sono più avanzati. Il 72,1% del PIL deriva dal terziario ed il 73,3% dei lavoratori è impiegato in questo settore. Grande importanza è data ai trasporti con oltre 300.000 Km di rete ferroviaria, usata più che altro per il trasporto merci ed è integrata con un'efficientissima rete stradale; la rete stradale e ferroviaria coprono tutto il territorio favorendo il trasporto delle merci ed i viaggi. Nonostante gli attentati dell'11 settembre il trasporto aereo, con i suoi 16.000 aeroporti, è uno dei preferiti dagli americani, si può dire che in America l'aereo è usato come in Italia è usato il treno. Anche i trasporti navali sono estremamente sviluppati. La sviluppatissima rete di trasporti ha favorito la nascita di attività commerciali ad essa legate come i motel, le assicurazioni, gli spedizionieri e le aree di servizio. Altri settori del terziario molto efficienti sono le scuole private, che offrono, oltre ad un elevato grado di insegnamento, la sicurezza, infatti sono soventi le sparatorie nelle scuole pubbliche dove bisogna passare sotto dei metal detector posti alle entrate; un altro settore è quello dei servizi accessori alle imprese come gli studi di assistenza legale, marketing e pubblicità. Senza dimenticare il turismo: ogni anno gli USA accolgono 30 milioni di visitatori.

[modifica] Commercio internazionale

Il commercio internazionale vede ai primi posti l'esportazione di prodotti high-tech, tabacco, soia, materie prime e cotone; mentre gli USA importano energia, manufatti di alta qualità (per la maggior parte abiti) e prodotti agricoli tropicali. Il commercio interno è guidato dalle grandi compagnie proprietarie di grandi centri commerciali (department stores) diffusi in tutto il territorio. Il settore dove gli USA non hanno competizione è quello delle telecomunicazioni. Tutti hanno accesso alla Tv satellitare e via cavo, così come alle connessioni internet anche a grande velocità. Il privilegio degli americani è quello di avere degli stipendi che permettono loro un elevato potere di acquisto.

[modifica] Politica

Per approfondire, vedi le voci Sistema politico degli Stati Uniti e Istituzioni federali degli Stati Uniti.

Il sistema politico degli Stati Uniti d'America comprende il sistema federale che unisce gli stati, e il sistema di ciascun stato.

Nonostante la possibilità teorica di grande indipendenza, gli stati tendono ad assomigliarsi nei sistemi governativi, generalmente basati sul sistema federale con un capo dello stato (il presidente degli Stati Uniti, o il governatore di ciascun Stato), una camera legislativa (di solito bicamerale, con un Senato e una Camera dei Rappresentanti - "House" o "House of Representatives" - e un sistema di giudici e tribunali).

Il rapporto fra il governo federale e gli stati viene regolato dalla costituzione americana, interpretata dalla Corte Suprema.

Il governo federale ha il solo potere costituzionale di regolare il commercio fra gli stati, di proteggere i diritti dei cittadini, e di difendere il paese. Di fatto possiede grandi poteri, che esercita attraverso organismi federali che ad esempio regolamentano la circolazione delle droghe o la cattura dei criminali, ma anche l'educazione e i diritti dei disabili.

Ogni stato elegge al congresso due senatori e un numero di rappresentanti proporzionale alla popolazione (ma almeno uno), una formula che offre un maggiore peso agli stati più piccoli.

Il sistema politico statunitense è bipolare e assegna il potere a chi ha ricevuto più voti tra i due grandi partiti, il partito Democratico (generalmente più vicino alla sinistra) e il partito Repubblicano (generalmente più vicina alla destra).

L'elezione del presidente avviene ogni quattro anni, il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre. L'elezione del Presidente avviene in modo indiretto. I cittadini eleggono i grandi elettori che a loro volta si riuniscono ed eleggono il Presidente. Ogni stato possiede un numero di grandi elettori pari al numero di deputati e di senatori che lo stato esprime.

Con rare eccezioni in ciascuno stato i grandi elettori vengono assegnati alla lista che prende il maggior numero di voti (the winner takes all). Il meccanismo elettorale spinge i candidati a concentrare i propri sforzi per ottenere i voti di pochi decisivi stati nei quali il risultato è incerto, trascurando invece gli stati nei quali con ragionevole certezza il risultato finale è scontato. La scelta del candidato alla presidenza avviene attraverso elezioni primarie che avvengono nel corso di diverse settimane, secondo un calendario che rispecchia la tradizione e vede nell'Iowa e nel New Hampshire i primi stati interessati da questo tipo di voto.

Nel senato una maggioranza di due terzi è necessaria per porre fine al dibattito. Questo permette a una sostanziale minoranza di bloccare leggi particolarmente sfavorevoli, un processo chiamato "filibuster". Inoltre, se il presidente si rifiuta di firmare una legge (una situazione di "veto"), maggioranze di due terzi sia nella Camera sia nel Senato possono creare una legge senza la firma del presidente. Inoltre, leggi passate dal Senato e dalla Camera spesso sono diverse. Un comitato formato da senatori e rappresentanti ("conference committee") si riunisce per cercare un compromesso accettabile ad ambedue le camere, un compromesso che spesso contiene le preferenze del comitato più che delle due camere, ma le leggi vengono molto spesso approvate comunque. In tutti questi regolamenti spesso la battaglia non è aperta, per esempio spesso il presidente firmerà una legge approvata dai due terzi di ciascuna delle due camere ("a veto-proof majority") pur dichiarandosi contrario.

Infine, la costituzione può essere emendata, mediante due procedure: secondo la prima, il Congresso, con l'approvazione di due terzi di ciascuna delle Camere, propone agli Stati l'emendamento in questione. Con la seconda (che non risulta sia stata mai applicata) il Congresso, dietro richiesta delle legislature di due terzi degli Stati, convoca una Convenzione nazionale per discutere ed abbozzare l'emendamento. A questo punto, in entrambi i casi, è necessario che tre quarti degli Stati approvino l'emendamento. Questa approvazione può essere opera della legislatura dello Stato, o di una apposita convenzione. Tranne in un caso, l'approvazione degli emendamenti è sempre stata opera delle legislature.

Vari emendamenti si sono succeduti nella storia statunitense. Sono famose le modifiche dopo la guerra civile intese a proibire la schiavitù. Clamoroso l'XVIII emendamento che proibisce il consumo dell'alcool, poi nuovamente permesso dall'XXI, emendamento che è stato l'unico ad essere approvato mediante convenzioni statali, e l'unico ad abrogare un precedente emendamento (il XVIII, appunto).

[modifica] Città

Le principali Città degli Stati Uniti d'America:

[modifica] Stati

La dichiarazione d'indipendenza, in origine, fu firmata da tredici dei cinquanta stati che attualmente costituiscono gli Stati Uniti (la data fra parentesi indica l'epoca della loro entrata nella confederazione):

Un distretto separato, sotto la diretta autorità del Congresso, è il Distretto di Columbia, ossia Washington, che è anche la capitale della nazione. Inoltre ci sono anche alcune isole dell'Oceano Pacifico e del Mar dei Caraibi che dipendono dagli Stati Uniti:

[modifica] Arte e cultura

L'obelisco simbolo di Washington.
L'obelisco simbolo di Washington.
Per approfondire, vedi la voce Cultura degli Stati Uniti.

Sebbene la classe dirigente abbia in maggioranza origini inglesi (i primi coloni giunsero sulla costa Est degli attuali Stati Uniti a seguito della repressione dei Puritani dopo la restaurazione stuartiana), la cultura statunitense nasce dalla fusione di numerose culture: nativi americani (o indiani d'America), neri africani, britannici, francesi, spagnoli.

Si usa l'acronimo WASP (White Anglo-Saxon-Protestant) per indicare una tipologia di americano specifica, senza ambiguità: Bianco, Anglosassone, Protestante. Non senza intenti dispregiativi verso gli altri gruppi etnici, provenienti da Irlanda, Svezia, Germania, Olanda, Francia.

Al momento della Rivoluzione americana (1775) la nuova nazione si pone il problema di avere una propria cultura distinta da quella dell'Inghilterra, che fino ad allora aveva governato quei territori. Questo problema è affrontato da Ralph Waldo Emerson in uno dei saggi cruciali della letteratura americana, "Lo studioso americano", che O. W. Holmes definì "la Dichiarazione d'Indipendenza intellettuale americana". Lo stesso problema è affrontato in tutta l'opera di Emerson, tanto che oggi Harold Bloom lo definisce "la figura centrale nella cultura americana".

Nel corso dei decenni gli apporti di altre culture si sono fatti sentire, a seconda dei flussi migratori che si sono succeduti: hanno contribuito l'Irlanda, l'Italia, l'Europa orientale (soprattutto a seguito della forte immigrazione ebraica da Polonia, Ucraina, Bielorussia, ecc.), la Grecia.

Nel frattempo si è sviluppata in territorio statunitense, tra mille contraddizioni e lacerazioni, una cultura afro-americana, legata alla peculiare e travagliata storia degli americani discendenti degli schiavi (ma anche di quella minoranza di africani immigrati nel corso di secoli volontariamente negli Stati Uniti): una delle realizzazioni più rappresentative di questa cultura è il jazz, il più grande ed innovativo contributo statunitense in campo musicale. E in modo ancor più faticoso e drammatico, comincia a uscire dall'isolamento la cultura dei Nativi Americani, ridotti allo 0,8% della popolazione e confinati nelle riserve dove però hanno la possibilità di professare la loro religione e continuare a vivere secondo le proprie tradizioni.

L'immigrazione dal Messico e dagli altri paesi latino-americani ispanofoni, quella cinese e quella giapponese contribuiscono a far sì che la cultura americana assuma (non senza resistenze e incomprensioni) anche caratteri non-europei.

La più recente ondata immigratoria è quella dai paesi islamici, che ancora non si può dire abbia segnato la cultura statunitense nel suo complesso (per quanto l'islam si sia diffuso già a partire dagli anni 1930 tra gli afro-americani).

Per quanto riguarda la cultura degli USA ciò che subito salta all'occhio è lo smodato utilizzo dell'entertainment (ovvero l'intrattenimento), la spettacolarizzazione degli eventi. Tutto, o quasi, negli USA è reso pubblico sotto forma di spettacolo. Anche le recenti elezioni sono state estremamente spettacolarizzate, con fastose convention e raduni che sembravano più degli show televisivi.

Un importante componente della cultura americana è l'American Dream: l'idea che con il duro lavoro, il coraggio e l'autodeterminazione una persona possa guadagnarsi una vita migliore.[4]

[modifica] Sport

Lo sport è importantissimo nella cultura statunitense. Nei college è possibile avanzare negli studi in base ai risultati sportivi, come fecero il cestista Michael Jordan (North Carolina) ed il lottatore di wrestling Brock Lesnar (Minnesota).

Gli sport con il maggior numero di spettatori sono in ordine:

Il calcio (noto negli USA come soccer) è molto praticato dai giovani ed è lo sport più praticato dalle ragazze (la nazionale statunitense ha anche vinto 2 dei 4 campionati del mondo femminili finora disputati), ma non conta molti spettatori. Ciononostante, l'organizzazione da parte degli USA del Mondiale 1994 ha suscitato un discreto interesse per lo sport e per il locale campionato, la Major League Soccer, fondata nel 1993. La nazionale di calcio statunitense negli ultimi anni è diventata assai più competitiva, pur con andamenti altalenanti (ad esempio raggiunse i quarti nel 2002, ma 4 anni dopo uscì al primo turno).

Otto Olimpiadi si sono svolte negli USA; gli Stati Uniti sono terzi nel medagliere all-time alle Olimpiadi invernali con 218 medaglie vinte (78 d'oro, 81 d'argento e 59 di bronzo),[5][6] e primi nel medagliere all-time alle Olimpiadi estive, con 2321 medaglie vinte (943 d'oro, 736 d'argento e 642 di bronzo).[7][8]

[modifica] Religione

Per approfondire, vedi la voce Religioni negli Stati Uniti.

Ampie possono essere le considerazioni sulla religione. Gli USA sono contraddistinti da un tanto forte quanto variegato spirito religioso che si spiega facendo riferimento alla storia e alla costituzione materiale del Paese. Di fatto si osserva che nascono continuamente moltissime confessioni religiose. I valori religiosi sono una parte importantissima della vita degli statunitensi, come dimostrano le recenti elezioni vinte dal candidato repubblicano George Bush, puntando sui valori familiari della società. [9]

Il Cristianesimo è presente in tutte le sue grandi derivazioni: in maggioranza protestanti (49,2%), seguiti dai cattolici (25,9%), mormoni (1,4%), Testimoni di Geova (0,7%) e cristiani ortodossi (0,3%).

Le confessioni protestanti di maggiori tradizioni sono quelle della tradizione calvinista-riformata (presbiteriana, congregazionalista, nonché i battisti) e gli episcopali, questi ultimi ramo americano dell'Anglicanesimo, cui tradizionalmente fanno riferimento le classi alte (è la confessione della famiglia Bush). Le confessioni più diffuse sono nell'ordine la battista (17.2%), la metodista (7.2%), fede abbracciata dal presidente George W. Bush dopo il matrimonio, la luterana (4.9%), la presbiteriana (2.8%) e la episcopale (1.8%), oltre ad una miriade di Chiese evangeliche, pentecostali e minori. La singola chiesa più diffusa è quella cattolica, rafforzata dall'immigrazione ispanica degli ultimi 30 anni.[10]

Vi sono anche presenze ebraiche (1.4%), islamiche (0,6%), buddiste (0,5%), induiste (0,4%), sikh, caodaiste, shintoiste, e bahai, grazie all'enorme varietà di etnie presenti ogni religione è rappresentata. [11]

Negli ultimi decenni si è sviluppato il fenomeno delle TV and Web Churches, guidate dei cosiddetti tele-predicatori, tra i quali vano ricordati Pat Robertson e Jerry Falwell, animatori della Destra Cristiana, fondamentale per le vittorie elettorali di Ronald Reagan nel 1980 e 1984, nonché per quelle di George W. Bush nel 2000 e 2004. Parallelamente sono nate e cresciute le cosiddette megachurches, grandissime chiese evangeliche non-denominazionali.

Spesso la religione è dietro a molte questioni e controversie politiche riguardanti il razzismo (il movimento per la desegregazione dei neri era guidato da Martin Luther King), il pacifismo (la stessa guerra in Iraq ha diviso il panorama religioso tra favorevoli e contrari), la pena di morte (sostenuta dalle chiese protestanti di stampo evangelical e fermamente contestata dai cattolici), la bioetica, l'omosessualità, l'insegnamento della teoria dell'evoluzione delle specie e il Neodarwinismo.

Fenomeno minoritario ma in crescita è la diffusione del Neopaganesimo [12], le cui numerose correnti sono tutte presenti negli Stati Uniti. Cadisciti, druidici, dodecateici, kemetici, odinisti, romanisti, slavisti e wiccani [13] sono realtà religiose in forte crescita, in particolare tra la popolazione giovane. Le religioni neopagane hanno inoltre trovato, negli Stati Uniti, terreno fertile per l'istituzione di innumerevoli organizzazioni, come ad esempio le molte Chiese wiccane e la Casa di Netjer, Chiesa che diffonde il Kemetismo ortodosso.

[modifica] Lingua

Anche se gli USA non hanno una lingua ufficiale, l'inglese è de facto la lingua nazionale. Nel 2003, circa 215 milioni, o 82%, della popolazione parlava a casa solo inglese.[14]Oltre all'Inglese le lingue parlate a casa da almeno un milione di americani sono lo spagnolo, parlato da 29,7 milioni; il cinese, 2,2 milioni; il francese, 1,4 milioni; il tagalog, 1,3 milioni; il vietnamita, 1,1 milioni; e tedesco, 1,1 milioni.[15][16]

[modifica] Curiosità

Il primo maggio 1866 nello stato dell'Illinois fu promulgata una legge sul massimo di ore lavorative ( la giornata lavorativa di 8 ore) che diede la data alla festa dei lavoratori e venne ripresa come esempio dalla Prima Internazionale.

[modifica] Note

  1. ^ Per i dati più recenti visitare il sito della casa bianca.
  2. ^ Debito estero USA Lista del debito estero degli USA, per mese e nazione creditrice,
  3. ^ Antonio Saltini, L'agricoltura americana. I segreti del successo agricolo U.S.A, Edagricole, Bologna 1982.
  4. ^ Boritt, Gabor S. Lincoln and the Economics of the American Dream. Pagina 1. dicembre 1994. University of Illinois Press. ISBN 0-252-06445-3.
  5. ^ All-Time Medal Standings, 1924–2002. Information Please. Accessed 14 September 2006.
  6. ^ Medagliere Torino 2006. Accessed 14 September 2006.
  7. ^ All-Time Medal Standings 1896–2000. Information Please. Accessed 14 September 2006.
  8. ^ Medagliere Atene 2004. Accessed 14 September 2006.
  9. ^ ARIS 2001
  10. ^ ARIS 2001
  11. ^ ARIS 2001 e CIA - the world factbook
  12. ^ Adherents - Neopaganism
  13. ^ Adherents - Wicca
  14. ^ Inglese U.S. Census Bureau, Statistical Abstract of the United States: 2006, Section 1 Population (PDF), pp. 59 pagine. U.S. Census Bureau. URL consultato il 16 ottobre 2006.
  15. ^ J.Q. Adams; Pearlie Strother-Adams. Dealing with Diversity. Chicago, IL, Kendall/Hunt Publishing Company, 2001. 0-7872-8145-X
  16. ^ Statistical Abstract of the United States: pagina 47: Table 47: Languages Spoken at Home by Language: 2003. URL consultato il 2006-07-11.

[modifica] Bibliografia

  • Samuel Eliot Morison - Henry Steele Commager, Storia degli Stati Uniti d'America, 2 voll., Firenze, La Nuova Italia, 1960.
  • Allan Nevins - Henry Steele Commager, Storia degli Stati Uniti, Torino, Einaudi, 1960.
  • George B. Tindall - David E. Shi, La grande storia dell'America, 2 voll., Milano, Oscar Mondadori, 1992.
  • Furio Colombo, America e libertà. Da Alexis de Tocqueville a George W. Bush, Milano, Baldini & Castoldi, 2005.

Rapporti con l'Italia nel dopoguerra

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