Utente:Sannita/Benevento

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[modifica] Lyndon LaRouche

Lyndon H. LaRouche Jr.
Lyndon H. LaRouche Jr.

Lyndon Hermyle LaRouche Junior (Rochester, New Hampshire, 8 settembre 1922) è un attivista politico statunitense. Dirige varie organizzazioni politiche negli Stati Uniti e in altri Paesi (fra cui l'Italia), che formano il Movimento LaRouche. Nonostante non abbia mai conseguito una laurea, ha all'attivo molti libri e pubblicazioni su economia, scienza, politica, filosofia, storia e psicanalisi.

È considerato una sorta di "candidato perenne" alla presidenza degli Stati Uniti, avendo stabilito il record di tentativi di candidatura consecutivi (ben 8 volte). Il primo tentativo risale al 1976 con il Partito Americano del Lavoro (U.S. Labour), da lui fondato nel 1971 e sciolto nel 1980. Dal 1980 al 2004, si è sempre presentato alle Primarie del Partito Democratico per la nomina del candidato alla presidenza (lanciando addirittura, nel 1992, la sua candidatura dal carcere).

I suoi detrattori nel tempo lo hanno definito un estremista politico cospirazionista, fascista, omofobo ed antisemita.[1] La sua organizzazione è stata definita dalla Heritage Foundation come "uno dei più strani gruppi politici della storia americana"[2] e da Norman Bailey, ex-funzionario del National Security Council, come "uno dei servizi segreti privati migliori del mondo".[3]

I suoi sostenitori lo considerano invece un individuo "brillante ed ingiustamente perseguitato". L'ex-senatore democratico statunitense ed ex-candidato alla presidenza Eugene McCarthy ha definito LaRouche "l'uomo che ha nuovamente riportato Platone e Schiller nella politica e che, per questo, è stato mandato in prigione".[4]

Nel 1988, LaRouche è stato condannato a quindici anni di reclusione, assieme ad altri collaboratori per cospirazione, frode postale e frode fiscale. Questo tuttavia non gli ha impedito di proseguire nel suo impegno politico, lanciando (come già ricordato) perfino la sua quinta candidatura alla presidenza degli Stati Uniti. Viene rilasciato per buona condotta nel 1994.

Attualmente, è il Direttore del Servizio notizie dell'Executive Intelligence Review, l'organo ufficiale del Movimento LaRouche.[5]

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] La gioventù (1922 - 1948)

Lyndon LaRouche è figlio di Lyndon H. LaRouche Senior (1° giugno 1896 - dicembre 1983),[6] figlio di un immigrato del Québec e operaio in una fabbrica di scarpe del New England, e di Jessie Lenore Weir (12 novembre 1893 - agosto 1978),[7] discendente di William Brewster (uno dei Padri Pellegrini) e di altre importanti famiglie statunitensi.[8]

Primo di tre figli, frequenta la scuola elementare di Rochester fino al 1936. In quell'anno, tutta la famiglia LaRouche si sposta a Lynn (Massachusetts). Lyndon LaRouche Sr. infatti si licenzia dalla United Shoe Machinery Corporation, la fabbrica di scarpe per cui lavorava, per fondare lì una impresa propria.

LaRouche, parlando della sua infanzia in una intervista del 1974, si autodefinisce come "un bambino distinto. Non direi un brutto anatroccolo, piuttosto un anatroccolo dispettoso".[9] La sua famiglia appartiene alla Comunità dei Quaccheri, che vieta ai suoi aderenti di ricorrere alla violenza anche in caso di autodifesa. Per questo motivo, anche se il piccolo LaRouche è di frequente oggetto di atti di bullismo da parte dei suoi compagni (che lo soprannominano "Testa grossa"), non reagisce e si mantiene in disparte.[10]

Diventa così un ragazzino molto solitario e molto studioso: impara a leggere a cinque anni e a parlare in inglese, francese e tedesco[citazione necessaria], adora fare lunghe passeggiate solitarie nei boschi e legge avidamente le opere di Descartes, Leibniz e Kant. LaRouche non esita comunque a definire gli anni della scuola elementare "anni di inferno":[11]

Collabora a Wikiquote « Sono sopravvissuto socialmente considerando principalmente Descartes, Leibniz e Kant come persone del mio livello, ordinando i miei pensieri e le mie azioni come se le stessi costruendo nella mia mente assieme a loro. »

Per contrasto, LaRouche definisce scherzosamente i bulli che lo tormentavano come degli "inconsapevoli seguaci di David Hume".[11] Nella sua seconda autobiografia, LaRouche scrive che fra i 12 ed i 14 anni legge quasi esclusivamente scritti filosofici, abbracciando le idee di Leibniz e rigettando quelle di Hume, Kant, Bacone, Hobbes, Locke, Berkeley e Rousseau.[12]

La disputa con i Quaccheri
La sentenza di espulsione dalla Comunità di Lynn recita: "Noi crediamo che Lyndon H. LaRouche [Sr.] sia colpevole di fomentare discordia in questa Comunità; che sia responsabile di aver fatto circolare materiale ingiurioso per la reputazione di valevoli lavoratori cristiani; e crediamo che la sua condotta porti la religione cristiana ad acquistare una cattiva fama. Raccomandiamo pertanto che venga incaricato un comitato per affrontare il problema e tentare di recuperarlo nello spirito dell'amore cristiano".[13]

La sentenza si riferisce ad alcuni libelli che il padre di Lyndon LaRouche scrisse nei mesi precedenti, accusando l'American Friends Service Committee di tenere una gestione non consona dei fondi e di tentare di reclutare alcuni adepti come sostenitori del comunismo sovietico.[14] Le accuse vengono confermate ed approfondite nella prima autobiografia di LaRouche Jr.[15]

I genitori di LaRouche fonderanno poi nel 1964 una propria Comunità a Boston, il Village Street Monthly Meeting, di cui LaRouche Jr. sarà membro attivo. I rapporti di questa Comunità con le altre Comunità quacchere del New England saranno sempre abbastanza tesi fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1979.[16]

Nel marzo 1940, la Comunità quacchera di Lynn decide di "disconoscere" (ovvero, di espellere dalla Comunità stessa) LaRouche Sr., colpevole di aver diffuso libelli diffamatori e maldicenze inerenti altri membri della Comunità. La decisione verrà resa esecutiva nell'ottobre del 1941. La famiglia LaRouche tutta, compreso l'allora diciassettenne Lyndon, abbandonerà la comunità per solidarietà con il capofamiglia.

In quegli anni, LaRouche si iscrive alla Northeastern University di Boston, che però abbandona nel 1942 a causa dei voti bassi (nonostante attesti tutt'altro nella sua autobiografia)[citazione necessaria]. Durante la Seconda Guerra Mondiale, sceglie l'obiezione di coscienza per motivi religiosi, servendo in una base del Civilian Public Service. Qui aderisce immediatamente ad una piccola fazione in disaccordo con gli amministratori del campo.[17] Nel 1944, cambia idea e decide di arroularsi nell'Esercito statunitense come ausiliario nelle unità mediche in India e in Birmania - decisione che LaRouche stesso descrive come una delle più importanti della sua vita.[18]

Durante il suo periodo di permanenza in India, simpatizza con il Movimento indipendentista indiano. Nella sua seconda autobiografia, LaRouche scrive che lui e molti suoi compagni temevano di essere coinvolti in azioni di supporto alle truppe britanniche contro le milizie indipendentiste, una prospettiva che "disgustava molti di noi".[19] Durante questo periodo, legge le opere di Karl Marx e passa al marxismo. Mentre però torna a casa a bordo della SS General Bradley (1946), LaRouche incontra l'amico, concittadino e soldato Don Merril, che lo "converte" al trockismo. Una volta tornato negli Stati Uniti, si iscrive nuovamente alla Northeastern University con l'intenzione di laurearsi in Fisica, ma abbandona gli studi ancora una volta criticando "la rozzezza degli accademici" di Boston.[20]

[modifica] Il periodo "trockista" (1948 - 1969)

Nel 1948, LaRouche fa ritorno a Lynn ed inizia a frequentare la sezione locale del Partito Socialista dei Lavoratori (Socialist Workers Party, SWP), diventandone l'anno successivo membro a tutti gli effetti. Adotta uno pseudonimo (Lyn Marcus) per firmare i suoi lavori politici, ma la sua attività nel partito rimarrà limitata. Secondo quanto riportato nella sua seconda autobiografia, LaRouche non incontrò "mai un membro del SWP che capisse qualcosa del metodo o dell'economia marxista", affermando di essere entrato nel partito solo quando il candidato del SWP alla Vice-presidenza Grace Carlson gli garantì che il suo partito era "un movimento aperto all'esplorazione di nuove idee del tipo" da lui individuato.[21]

In questi anni, LaRouche si concentra su temi di economia (in particolare, gestione commerciale), cibernetica e psicoanalisi. Ma soprattutto si preoccupa della sua carriera: in quegli anni, diventa consulente di gestione a New York per varie aziende. Più in particolare, le sue consulenze riguardano la massimizzazione dell'efficienza e della produzione attraverso l'uso dei computer. Nel 1954, sposa la sua compagna di partito Janice Neuberger, dalla quale ha un figlio nel 1956, Daniel. Nel 1961, vanno a vivere in un lussuoso appartamento in Central Park West a New York, ma due anni dopo (1963) si lasciano.[22]

Nel 1964, LaRouche diventa un sostenitore molto acceso della fazione trockista Tendenza rivoluzionaria, i cui membri erano stati espulsi dal SWP. La fazione era fortemente influenzata dal pensiero del leader trockista britannico Gerry Healy, allora capo della Lega Socialista del Lavoro (Socialist Labour League). Probabilmente anche LaRouche è stato influenzato dalle tesi fortemente catastrofiste di Healy.[23]

Per sei mesi, LaRouche lavora a stretto contatto con Tim Wohlforth, il leader di Tendenza rivoluzionaria. Wohlforth successivamente descriverà così LaRouche:[24]

Collabora a Wikiquote « LaRouche aveva un ego gigantesco. Era convinto di essere un genio, alla sua enorme fiducia nelle sue capacità si accompagnava la tipica arroganza delle classi alte del New England. Pensava che un passo del Manifesto del Partito Comunista - "una piccola parte della classe dominante va spaesata alla deriva, e si unisce alla classe rivoluzionaria" - fu scritto apposta per lui. E sosteneva che la classe operaia era fortunata a ricevere i suoi servigi.
LaRouche poi aveva un'abilità speciale nell'inserire qualsiasi avvenimento in un contesto più grande, dandogli una valenza ancora maggiore. Tuttavia, il suo modo di pensare era schematico, mancava di dettagli concreti e di profondità. Era contraddittorio: le sue spiegazioni erano sempre troppo corrette e la sua mente lavorava troppo in fretta. Immediatamente, iniziai a sospettare che si trattava di smargiassate che coprivano un atteggiamento superficiale.
Aveva sempre una risposta a tutto. Le riunioni di lavoro con lui mi ricordavano i giochi di società: qualunque problema gli presentavi, non importa quanto trascurabile, lui ti rispondeva senza nemmeno batter ciglio. »
La disputa con il SWP
LaRouche ha successivamente sostenuto di essersi rapidamente disilluso del marxismo e anzi di aver già abbandonato il SWP a metà degli anni '50, per poi tornare a farvi parte solo perché gli fu richiesto espressamente dall'FBI, per non meglio chiarite "esigenze di sicurezza nazionale".[citazione necessaria]

In una sua intervista a Pacifica Radio, invece, LaRouche ha sostenuto di essere tornato nel SWP perché riteneva la Sinistra più adatta a combattere la "pericolosa utopia" della Destra, esemplificata dalla crisi dei missili di Cuba e dalla Guerra del Vietnam.[25] Entrambe le versioni sono state smentite con forza sia dalla sua ex-moglie Janice Neuberger, sia dagli altri membri del partito.[citazione necessaria]

Nel 1965, LaRouche viene espulso dal Partito Socialista dei Lavoratori e subito dopo lascia anche Tendenza rivoluzionaria per aderire ad un'altra formazione trockista, la Lega Spartachista, frutto di una scissione dal gruppo di Wohlforth. Pochi mesi dopo lascia anche la Lega Spartachista, dichiarando "defunte" tutte le espressioni della Quarta Internazionale trockista e annunciando che avrebbe costituito, assieme alla sua nuova compagna Carol Larrabee (conosciuta anche come Carol Schnitzer), la "Quinta Internazionale".[26]

Nel 1966, la coppia aderisce al "Comitato per l'Azione Politica Indipendente" (Committee for Independent Political Action, CIPA) - una coalizione fra New Left ed Old Left che supportava la candidatura di personalità indipendenti e pacifiste per le elezioni a New York - e ne fonda una sezione nel quartiere di West Village, a New York. LaRouche inizia a dare lezioni di materialismo dialettico per la New York Free School, attirando intorno a sé un gruppo di studenti e di laureati della Columbia University e del City College of New York. Molti di questi erano vicini o facevano parte del Partito Progressista del Lavoro (PPL), una formazione maoista molto influente nel movimento studentesco Students for a Democratic Society (SDS).[23]

Il movimento di LaRouche successivamente sarà protagonista dello sciopero studentesco e dell'occupazione della Columbia University del 1968, riuscendo addirittura a controllare sia la SDS che il PPL, attraverso un programma politico che univa le lotte degli studenti a quelle delle minoranze nere di Harlem. Il successo dell'iniziativa gli permette di costituire il "SDS Labor Committee" - una sorta di "terza via" all'interno della SDS, alternativa sia alla "Action Faction" di Mark Rudd (che successivamente darà vita al gruppo terrorista Weather Underground Organization), sia al "Praxis Axis" (che considerava gli studenti come l'avanguardia della rivoluzione).[23]

La Rouche e il periodo 1966-1969
Parlando di questo periodo nella sua autobiografia del 1988, LaRouche afferma che all'epoca non era affatto marxista. In realtà, lui avrebbe utilizzato la sua "familiarità" con il marxismo come "passaporto" per distogliere gli studenti dalla controcultura della New Left. Effettivamente, quanto LaRouche iniziò a scrivere ed insegnare nei tardi anni '60 era in qualche modo differente dal marxismo "ortodosso", aggiungendo alla dottrina della lotta di classe una forte enfasi sui pericoli di un supposto capitale finanziario parassitario in opposizione al capitale industriale. LaRouche continuerà lungo gli anni '70 a porre come centrale questo pericolo, seppure abbandonando largamente l'uso del gergo marxista.[citazione necessaria]

Ricordando inoltre, sempre nella sua autobiografia del 1988, la sua partecipazione allo sciopero dei professori, La Rouche afferma che i principali oppositori si rintracciavano proprio nei gruppi della New Left - manipolata, a detta di LaRouche, dietro le quinte da McGeorge Bundy e dalla Fondazione Ford. Aggiunse inoltre che si riscontravano "orribili segnali di anti-semitismo" nei vari gruppi che attaccarono il sindacato dei professori (a larga maggioranza composto da iscritti di fede ebraica).[27]

Con il suo comitato - che svilupperà in seguito una forte influenza sulla SDS di Philadelphia[citazione necessaria] - LaRouche contesta alla SDS e alla New Left in generale di essere troppo orientate verso la controcultura e troppo poco verso i lavoratori. Nell'autunno del 1968, parteciperà con il suo movimento allo sciopero dei professori di New York, all'epoca guidato da Al Shanker, sostenendo le richieste del sindacato.

Wohlforth così descrive gli incontri che LaRouche teneva a New York in quel periodo:[24]

Collabora a Wikiquote « Da venti a trenta studenti si riunivano in un grande appartamento e si sedevano per terra tutti intorno a LaRouche, che a quel tempo sfoggiava una barba parecchio incolta. Gli incontri duravano anche sette ore. È difficile dire dove finiva il discorso sulle tattiche e dove iniziava la parte "educativa". LaRouche incoraggiava gli studenti e dava loro compiti "esoterici", come scoprire le origini anarchiche di Rudd attraverso gli scritti di Georges Sorel o studiare "L'accumulazione del capitale" di Rosa Luxemburg. E siccome l'SDS aveva uno spirito portato all'azione, piuttosto che alla teoria, gli studenti sembravano apprezzare questo tipo di lavoro. »
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[modifica] La nascita della NCLC e dello U.S. Labour Party (1969 - 1972)

Per le sue posizioni polemiche, LaRouche viene espulso dalla SDS nel 1969. Il suo "SDS Labor Committee" si trasforma così nella Commissione Nazionale dei Comitati dei Lavoratori (National Caucus of Labor Committees, NCLC).[23] Nonostante il nome, tuttavia, la Commissione non aveva alcuna correlazione con i movimenti sindacali, guardando di più agli intellettuali e all'avanguardia rivoluzionaria.

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Dennis King, un giornalista statunitense che ha condotto una lunga inchiesta sul "fenomeno LaRouche", descrive come "altamente regolamentata" la vita interna della NCLC: i membri dovevano lasciare il proprio lavoro ed annullare la propria vita privata, dedicandosi devotamente al gruppo e al suo leader. Il movimento sviluppò una tecnica di autodisciplina chiamata "spoliazione dell'io" (in inglese, "ego stripping"), avente il preciso scopo di potenziare il sentimento di lealtà e di conformazione al leader, Lyndon LaRouche[28][29]

After its expulsion from SDS in 1969 for supporting the New York City teachers' strike, the SDS Labor Committee became the National Caucus of Labor Committees (NCLC), while continuing to function in some SDS chapters outside New York. Despite its name, it had no significant connection with the labor movement and viewed intellectuals as the revolutionary vanguard. According to Dennis King, NCLC's internal life became highly regimented over the next few years. Members gave up their jobs and private lives and became entirely devoted to the group and its leader. The movement developed an internal discipline technique, "ego stripping," which was intended to reinforce conformity and loyalty to LaRouche.

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Nel 1971, LaRouche fonda il Partito Americano del Lavoro (U.S. Labour Party) come braccio politico-elettorale del suo movimento, dichiarando di rifarsi nella sua azione al repubblicano Abraham Lincoln e al democratico Franklin Delano Roosevelt. In campo economico, l'U.S. Labour critica fortemente sia il Partito Democratico che il Partito Repubblicano per aver "abbandonato" le linee di politica economica tipiche del "sistema americano". Questo "sistema", secondo quanto dimostrato dalle teorie di "economia fisica" sviluppate dallo stesso LaRouche, sarebbe infatti l'unica strategia di politica economica capace di rendere il sistema economico di un Paese ad un tempo produttivo e in grado di attrarre capitali dall'estero.

Sempre nel 1971, LaRouche fonda la casa editrice New Solidarity International Press Service che si occupa delle sue pubblicazioni e il settimanale Executive Intelligence Review. Infine, è co-fondatore della Fusion Energy Foundation, una fondazione che si occupa di temi energetici.

Il 2 dicembre 1971, LaRouche partecipa ad un vivace dibattito con l'economista keynesiano Abba Lerner al Queens College di New York, riguardo le politiche di controllo dei prezzi e dei salari e di austerity messe in atto dalla amministrazione Nixon e dal regime militare brasiliano (misure già suggerite da un volantino della NCLC). I sostenitori di LaRouche rivendicano la sua schiacciante vittoria su Lerner. Perfino il filosofo Sidney Hook (amico di Lerner e presente al dibattito) dichiara:[30]

Collabora a Wikiquote « LaRouche ha vinto il dibattito [ma] proprio per questo, perderà molto di più. »

[modifica] L'operazione «Mop up» (1972 - 1973)

A 1973 internal FBI letter recommended that, as part of its COINTELPRO, the FBI provide anonymous aid to a background investigation by the Communist Party USA, which wanted to eliminate LaRouche as a political threat.
A 1973 internal FBI letter recommended that, as part of its COINTELPRO, the FBI provide anonymous aid to a background investigation by the Communist Party USA, which wanted to eliminate LaRouche as a political threat.

In 1973, according to some press accounts, the NCLC adopted violent and disruptive tactics under LaRouche's direction. According to the Village Voice, NCLC members physically attacked meetings of the Communist Party and later of the SWP, and other groups who were classed by LaRouche as "left-protofascists." According to the New York Times, they also attacked CP members on the street and used numchukas (Korean martial arts weapons). LaRouche called these attacks "Operation Mop-up."[31][32]

The NCLC argued that they were acting merely in self-defense, but according to Dennis King, their rhetoric suggested otherwise. "From here on in," LaRouche proclaimed at a mass meeting of his East Coast followers, "the CP cannot hold a meeting on the East Coast....We'll mop them up in two months."[33] His newspaper echoed this call in an editorial:

We must dispose of this stinking corpse [the CP] to ensure that it cannot act as a host for maggots and other parasites...Our job is to pulverize the Communist Party.[34]

According to LaRouche's autobiography, violent altercations between his organization and New Left organizations actually began in 1969, preceding the period referred to as "Mop up." He writes:

It was Rudd's Bundy-funded faction which launched the first violence against us, at Columbia... Other organized physical attacks against my friends would follow, inside the United States and abroad. Communist Party goon-squad attacks began in Chicago, in summer 1972, and continued sporadically up to the concerted assault launched during March 1973. During 1972, there was also a goon-attack on associates of mine by the SWP.[35]

According to King, LaRouche halted Operation Mop Up after police in New York City, Buffalo, Philadelphia and Boston arrested several of his followers on assault charges, and after the CP, the Socialist Workers Party, and other leftist groups formed joint defense teams and began to win battles against the Mop Up squads.[36]

LaRouche has claimed that "the FBI was orchestrating its assets in the leadership of the Communist Party U.S.A., to bring about my personal 'elimination'," [20] citing a document obtained through the Freedom of Information Act. [21]

Subito dopo la NCLC adotta, sotto la direzione di LaRouche, tattiche violente e destabilizzanti. Secondo alcuni articoli apparsi sul settimanale newyorchese ??? e su altri periodici, alcuni membri della NCLC provocano scontri ad alcune manifestazioni del Partito Comunista Statunitense ed anche, successivamente, dell'SWP e di altri gruppi definiti da LaRouche "protofascisti di sinistra". Era la cosiddetta "Operazione Mop-up": secondo l'inchiesta condotta da Dennis King, alcuni ex-membri della NCLC che lasciarono il gruppo a quel tempo hanno affermato che LaRouche stava studiando la carriera di Adolf Hitler, adottando consciamente le prime tattiche del Partito Nazista.

Il dibattito sulle accuse di fascismo rivolte a LaRouche risale più o meno a questi anni. Secondo il suo ex-compagno di lotte Tim Wohlfort e il professor Dennis Tourish:

Collabora a Wikiquote « Il parallelo fra il pensiero di LaRouche e quello classico fascista è sorprendente. La Rouche, come Mussolini ed Hitler prima di lui, prende in prestito le teorie marxiste, modificandole dalla radice. L'aspetto più importante è l'abbandono della visione internazionalista di Marx, preferendo la più stretta prospettiva dello Stato-nazione. L'obbiettivo di Marx di abolire il capitalismo viene sostituito dal modello di uno Stato totalitario che diriga l'economia laddove la proprietà dei mezzi di produzione sia ancora largamente in mani pubbliche. Le grosse società e i loro proprietari resterebbero dove sono, ma sarebbero costrette a prendere ordini da LaRouche. Hitler lo chiamò schema nazional-socialista. LaRouche sostiene che la locuzione "sistema americano" sia più accettabile. »

La NCLC si difende affermando di aver agito per autodifesa, nonostante tutti gli altri rapporti riportino che è stata proprio la NCLC a dare inizio alle violenze. LaRouche stesso accusa l'FBI di orchestrare, assieme alla leadership del Partito Comunista Statunitense, la sua eliminazione.[37]

[modifica] Il "caso White" (1974)

In 1974, The New York Times reported on a belief inside the LaRouche organization that one of LaRouche's followers had been kidnapped and brainwashed by the CIA to become a Manchurian Candidate-style assassin against LaRouche.[38] The LaRouche group announced at a national conference that the plot involved the CIA and KGB, and that the brainwashed would-be assassin was Chris White, a 26-year-old British national who had married LaRouche's ex-girlfriend, Carol Schnitzer, before moving with her to London to organize a British branch of the NCLC.[39][40] King writes:

...members from across the country had gathered in New York for the conference. The suspense began to mount as alarming rumors emanated from LaRouche's apartment. It was said that White had been tortured and brainwashed in a London basement by the CIA and British intelligence, who had programmed him first to kill his wife upon the utterance of a trigger word and then to finger LaRouche for assassination by Cuban exile frogmen.

LaRouche mobilized the entire NCLC. They passed out fliers on a massive scale in New York and other cities, describing White's alleged tortures in lurid detail. The national office issued over forty press releases in a two-week period. LaRouche and the Whites filed a complaint with the United Nations Commission on Human Rights and launched a lawsuit against the CIA. NCLC members frantically solicited their parents and friends to serve on an Emergency Commission of Inquiry.[41]

In quegli anni, il New York Times ed altri giornali pubblicano vari servizi riguardo alcuni membri della NCLC rapiti e forzati ad ammettere di aver subito un lavaggio del cervello. Il gruppo di LaRouche conferma le accuse ed anzi dichiara in una conferenza stampa di aver scoperto un vero e proprio complotto di CIA e KGB ai danni di Chris White, un cittadino inglese 26enne aderente alla NCLC ritornato a Londra assieme alla sua compagna, Carol Schnitzer (ex-fidanzata di LaRouche), per fondare una filiale britannica della NCLC.[42] [43]

King così ricostruisce quei momenti:[42]

Collabora a Wikiquote « Membri provenienti da tutto il Paese si sono riuniti a New York per la conferenza. La suspence iniziò a crescere quando si sentirono strani rumori provenire dall'appartamento di LaRouche. Dissero che White venne torturato e sottoposto a lavaggio del cervello in un seminterrato di un palazzo di Londra da parte della CIA e dei servizi segreti britannici, che venne "programmato" per uccidere sua moglie - attraverso l'enunciazione di un determinato comando - per poi fare accusare LaRouche dell'omicidio da sommozzatori cubani in esilio.
LaRouche mobilitò l'intera NCLC. I sostenitori fecero circolare opuscoli su larga scala a New York e in altre città, descrivendo le presunte torture subite da White fin nei minimi dettagli. Il Ministero dell'Interno rilasciò oltre 40 comunicati stampa nel giro di due settimane. LaRouche e la famiglia White inviarono in merito una lettera alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e promossero una causa contro la CIA. I membri della NCLC sollecitarono frequentemente i loro parenti ed amici a far parte di una "Commissione inquirente d'emergenza" [sull'accaduto]. »

[modifica] Gli anni '70

La NCLC successivamente si impegnerà nella difesa del presunto criminale di guerra nazista John Demjanjuk (prosciolto dalla Corte Suprema Israeliana) e si associerà alla Liberty Lobby, una lobby secondo alcuni vicina ad ambienti di destra conservatrice.

Già dalla metà degli anni '70, ad ogni modo, LaRouche e il suo movimento abbandonano del tutto le idee socialiste. Dalla lista dei libri "assolutamente da leggere" dei seguaci di LaRouche scompaiono le opere di Marx e Lenin, sostituite da quelle di Alexander Hamilton, Friedrich Schiller e Platone. Un primo segnale di questo cambio si rintraccia negli articoli di Allen Salisbury (membro del Direttivo della NCLC) su Henry Carey e la "Scuola del Sistema Americano", che poi culmineranno nel libro dello stesso Salisbury intitolato The Civil War and the American System.

L'organizzazione di LaRouche, nonostante alcune voci dissenzienti, adotta le tesi di Salisbury - che considera l'approccio del "sistema americano" differente ed in alcuni casi migliore di quello marxista e liberista. Le pubblicazioni della NCLC riflettono immediatamente questo cambiamento: viene infatti subito pubblicata una raccolta di tesi originali intitolata The Political Economy of the American Revolution. Lo stesso LaRouche diventa un forte sostenitore dell'energia nucleare e della Strategic Defense Initiative, il sistema di missili balistici a guida laser ipotizzato in quegli anni per controbattere la minaccia sovietica.

Nel 1974, un ex-membro del Partito Americano del Lavoro, Gregory Rose, pubblica un articolo su National Review, in cui afferma che LaRouche ha stabilito contatti con alcune formazioni terroristiche palestinesi come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, con la missione diplomatica irachena presso le Nazioni Unite ed anche con alcuni diplomatici sovietici.

I contatti con l'Iraq sembrano confermati dagli articoli filo-iracheni del suo giornale New Solidarity, pubblicati lungo tutto il 1975, che riprendevano molti discorsi dell'allora Vice-Presidente iracheno Saddam Hussein. LaRouche compie anche una visita a Baghdad sempre nel 1975, dove presenta in una conferenza congiunta con il Partito Baath il suo "Piano Oasi" - un accordo di pace fra Israele e i Paesi arabi basato su progetti di sfruttamento congiunto delle risorse di acqua dell'area.

Nel 1976, LaRouche si candida per la prima volta alla Presidenza degli Stati Uniti con il suo Partito Americano del Lavoro, ottenendo 40.043 voti (pari allo 0,05%). Durante la campagna elettorale, è il primo candidato in assoluto a trasmettere un messaggio elettorale a pagamento di circa mezz'ora in televisione, raggiungendo così una più vasta audience. Questa diventerà poi una caratteristica di tutte le seguenti campagne degli anni '80 e '90.[44]

Il 24 settembre 1976, l'editorialista del Washington Post Stephen Rosenfeld scrive a proposito del messaggio elettorale di LaRouche:

Collabora a Wikiquote « Noi della stampa dovremmo essere più cauti nell'offire loro spazio sui nostri giornali o in televisione. Non abbiamo alcun motivo per essere più buoni: ogni giorno noi decidiamo a quali voci dare spazio. Un gruppo ambiguo, violento e con una naturale propensione al Fascismo non dovrebbe essere presentato al pubblico, se non appunto in questi termini. »

Nel 1977 sposa l'attivista politica tedesca Helga Zepp e nel 1979 conduce alcune delle sue attività nell'ambito del Partito Democratico, nonostante la disapprovazione delle alte sfere del Partito.

Verso la fine degli anni '70, la Heritage Foundation, la Anti-Defamation League e il New York Times iniziano a pubblicare documenti ed altri materiali fortemente critici nei confronti del movimento di LaRouche. Questi reagisce definendola:[45]

Collabora a Wikiquote « [...] una campagna diffamatoria che spiana il terreno per una prossima ondata di operazioni del corrotto Ministero della Giustizia, organizzate ancora una volta su istigazione di Henry Kissinger»

In tempi più recenti, LaRouche ha confermato di essere stato oggetto di un attacco coordinato attraverso il programma di controspionaggio dell'FBI denominato "COINTELPRO".[45]

Nel 1979, Chip Berlet scrive il primo di una lunga serie di articoli su LaRouche per il Chicago Sun Times, per poi pubblicare nel 1981, assieme a Russ Bellant e al già citato Dennis King, una serie di documenti che rivelano una serie di attività potenzialmente illegali svolte da LaRouche e dai suoi seguaci.[46] I tre chiedono un'inchiesta, LaRouche risponde citando in giudizio Berlet e King per diffamazione, assieme alla rete televisiva NBC e alla Anti-Defamation League.

Proprio durante il processo, la NBC solleva dubbi sulla effettiva "conversione" di LaRouche dal marxismo al conservatorismo tendente alla tutela degli interessi statunitensi. Anche la Heritage Foundation afferma in un suo rapporto che, nonostante i suoi atteggiamenti riconducibili alla destra conservatrice ed anti-comunista, le misure politiche di LaRouche "suggeriscono alla fin fine gli stessi obiettivi della politica estera sovietica". LaRouche perderà successivamente la causa e sarà costretto anche a risarcire per danni la NBC.

Sempre in questi anni, la Suprema Corte di New York dichiara, nell'ambito di un altro processo per diffamazione, che è lecito (in inglese, un "fair comment") definire LaRouche un antisemita.

[modifica] Gli anni '80

Nonostante sia un membro a tutti gli effetti del Partito Democratico, LaRouche è fra i critici più feroci del Presidente Jimmy Carter - con cui poi concorrerà nel 1980 per la candidatura alla Presidenza. Al contrario, offre al neo-eletto Presidente Ronald Reagan le sue conoscenze e i suoi studi, svolti durante gli anni '70, sui possibili usi del laser e di altre armi ad energia contro la minaccia dei missili nucleari.

All'inizio del 1981, LaRouche ed alcuni suoi collaboratori si incontrano con il Ministro per l'Energia Donald Hodel, il Ministro dell'Interno James G. Watt, il Consigliere per la Ricerca Scientifica George Keyworth e l'ufficiale del Dipartimento di Stato Richard Morris. Sempre nel 1981, LaRouche e sua moglie Helga Zepp-LaRouche si incontrano anche con il Vice-Direttore della CIA Bobby Ray Inman. L'ex-capo dei servizi segreti tedeschi e amico di lungo corso di LaRouche, il Generale Paul-Albert Scherer, così ricorda quei momenti in una conferenza stampa del 6 maggio 1992:[47]

Collabora a Wikiquote « Durante la Primavera del 1982, si tennero degli incontri segreti molto importanti presso l'Ambasciata sovietica negli USA. [...] La domanda principale era: "Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica hanno intenzione di sviluppare assieme un sistema di difesa anti-missili balistici che renderebbe di fatto impossibile una guerra nucleare?". Poi, ad Agosto, i sovietici rifiutarono l'idea in blocco. [...] Ne discussi attentamente con l'ideatore principale di quell'idea, l'esperto di strategia scientifico-tecnologica Lyndon LaRouche. Il rifiuto [sovietico] arrivò ad Agosto e a quel punto il Presidente degli Stati Uniti Reagan decise di rendere pubblica tutta la cosa, facendo il suo discorso del Marzo 1983»


[...]
Uno degli specialisti militari che sostenne la Strategic Defense Initiative (SDI), il Tenente Generale in pensione ed ex-Direttore della Defense Intelligence Agency Daniel O. Graham, si è successivamente risentito dei tentativi di LaRouche di attribuirsi il merito della SDI, lamentando furiosi attacchi alla sua persona e affermando di ricevere ancora richieste di chiarimenti riguardo i suoi rapporti con LaRouche.[48] Graham definisce inoltre questi come "un incorreggibile marxista-leninista che si atteggia ad uomo di destra per poter spillare soldi ai conservatori".[49]

L'accusato ha controbattuto specificando che la prima versione della SDI rispecchiava largamente il progetto introdotto da LaRouche stesso nei colloqui segreti USA-URSS del febbraio 1982. Anzi, LaRouche accusa Graham di essersi autoattribuito la paternità del progetto e di essere stato uno dei responsabili della eliminazione degli "elementi cruciali del progetto originale" dalle successive stesure.[50]

Ad ogni modo, non esistono prove concrete - al di fuori di quelle presentate dal suo movimento - riguardo il ruolo effettivo di LaRouche nello sviluppo dello "Scudo spaziale".

Nonostante la comunanza di vedute sulla SDI, LaRouche contesta l'appoggio di Reagan alla Gran Bretagna durante la guerra delle Falklands (che LaRouche chiamerà sempre con il nome argentino di Malvinas), affermando che questo appoggio costituisce una violazione della dottrina Monroe. Contesta anche la decisione di Reagan di finanziare i Contras nicaraguegni e le politiche di "crescita zero" del Club di Roma, a cui opporrà un "Club della Vita" da lui fondato. Il 23 maggio 1982, LaRouche si incontra con il Presidente messicano José López Portillo, consigliandolo di sospendere i pagamenti del debito estero, di introdurre controlli sui cambi e di nazionalizzare le banche messicane (tutte misure successivamente intraprese da Portillo fra l'Agosto e il Settembre del 1982).

Nel 1982, il settimanale U.S. News and World Report cita in giudizio per danni il movimento LaRouche, accusando alcuni dei suoi membri di condurre interviste telefoniche spacciandosi per reporters del settimanale. Durante il processo, LaRouche e il suo assistente Jeffrey Steinberg confermano la pratica delle interviste telefoniche condotte sotto false generalità. Tuttavia, precisano che l'ordine è quello di presentarsi come impiegati di riviste "non esistenti". Ammettono inoltre di aver infiltrato gli staff degli altri candidati alla presidenza. Senza ammettere esplicitamente le proprie colpe, il movimento LaRouche accetta di non utilizzare più il nome della U.S. News and World Report in futuro per le proprie interviste telefoniche.[51]

Nel 1984, Lyndon LaRouche e sua moglie Helga Zepp-LaRouche partecipano alla fondazione dello Schiller Institute. Nel 1986, lancia in California la Proposition 64 che avrebbe riportato nuovamente l'AIDS nella "Lista delle malattie trasmissibili" soggette alla legge californiana in materia di salute pubblica. L'iniziativa viene bollata dagli oppositori come un tentativo di introdurre una "quarantena" per i malati di AIDS e di istituire la possibilità di monitorare i rapporti sessuali degli stessi, violando la loro privacy. L'iniziativa viene bocciata sia nel 1984 sia nel 1986, quando viene riproposta dallo stesso LaRouche. Questi si attirerà successivamente anche accuse di omofobia, in seguito a discorsi ed articoli in cui manifesta contrarietà ai diritti civili degli omosessuali.[52] [43]

Sempre nel 1986, il movimento LaRouche vince per la prima volta le primarie del Partito Democratico dell'Illinois per gli incarichi di Vice-Governatore e Segretario di Stato, assegnati rispettivamente a Mark Fairchild e Janice Hart. Per tutta risposta, i democratici dell'Illinois rinunciano a presentare dei propri candidati, mentre il candidato democratico alla carica di Governatore sceglie di concorrere come Vice-Governatore assieme al candidato repubblicano. La vittoria va così ai repubblicani, che stravincono con oltre un milione di voti.

Durante tutti gli anni '80, giornali e televisioni affiancano nella quasi totalità dei casi la locuzione "estremista politico" al nome di LaRouche. Questi ne approfitta durante la campagna elettorale del 1988, mostrando uno spot televisivo composto da un collage di vari giornalisti televisivi nell'atto di pronunciare la frase "l'estremista politico Lyndon LaRouche".[44]

[modifica] L'arresto e la detenzione (1988 - 1994)

Per approfondire, vedi la voce Processo «Stati Uniti contro LaRouche».

Durante gli anni '80, Lyndon LaRouche e sua moglie Helga costruiscono un network politico molto esteso, con diramazioni negli Stati Uniti e in Europa. Gran parte dell'impegno del Movimento LaRouche è dedicato alla vendita delle opere del suo leader e alla sollecitazione di piccole donazioni nelle università, via telefono e perfino negli aeroporti. Alcune indagini giornalistiche però rivelano come questa attività di raccolta fondi talvolta assuma connotati di illegalità: in particolare si riscontrano episodi di evasione fiscale, di finanziamento illecito delle campagne elettorali attraverso i soldi delle vendite editoriali e di "prestiti" ottenuti con l'inganno da persone anziane.

Nell'Ottobre del 1986, l'FBI e le autorità dello Stato della Virginia irrompono nel quartier generale di LaRouche a Leesburg (Virginia) alla ricerca di documenti che possano confermare le continue accuse di frode e di estorsione rivolte al movimento. Le indagini portano all'incriminazione di Lyndon LaRouche e di altri sei membri del movimento per cospirazione e frode postale - quest'ultima accusa in relazione all'attività di raccolta fondi. LaRouche è inoltre accusato di evasione fiscale totale dal 1979 (ultimo anno in cui inviò la dichiarazione dei redditi) in poi.

His defense attorney, Ramsey Clark, a former U.S. Attorney General, argued that the case represented an unprecedented abuse of power by the U.S. government in an effort to destroy the LaRouche organizations.[53] LaRouche and his defenders claim the prosecution was a politically motivated conspiracy involving government officials, numerous others, and a mass media brainwashing campaign.[54]

Nel Dicembre del 1988, la Corte Federale di Alexandria (Virginia) riconosce colpevoli tutti e sette gli imputati per i reati ascritti loro. LaRouche è condannato a quindici anni di prigione. Per il Movimento LaRouche è un duro colpo, anche se molti dei suoi aderenti si dicono convinti del fatto che l'arresto di LaRouche sia dovuto alle sue idee, piuttosto che ai reati commessi. Comunque, LaRouche non interrompe la sua attività politica durante la detenzione: rilascia interviste, incontra personaggi di rilievo a livello internazionale e lancia la sua quinta candidatura alla presidenza.

Condivide per qualche tempo la cella con il famoso televangelista Jim Bakker, che successivamente descriverà la sua esperienza nel suo libro I was wrong. Bakker si dice "stupito" della conoscenza della Bibbia dimostrata da LaRouche e racconta di come ogni mattina questi si tenesse informato sul movimento tramite telefonate giornaliere, spesso in lingua tedesca. Bakker riporta inoltre che in più di una occasione, LaRouche sembrava essere a conoscenza di fatti ed informazioni giorni prima che questi venissero riportati in televisione. Infine, racconta delle paranoie di LaRouche e di come fosse convinto del fatto che la cella fosse stata messa sotto controllo con delle microspie.[55] La Rouche viene rilasciato sulla parola nel 1994.

Nel frattempo (1992), un nuovo caso coinvolge il Movimento LaRouche: il padre di Lewis du Pont Smith (membro della rinomata famiglia du Pont) si rivolge al Cult Awareness Network perché rapissero suo figlio e lo deprogrammassero. Il giovane Lewis però si rifiuta di andarsene e suo padre cerca di farlo dichiarare "incapace". L'incidente culmina in una serie di ripercussioni legali anche gravi, che però non portano ad alcuna incriminazione.

[modifica] La scarcerazione e le nuove iniziative (1994 - 2007)

Dopo la grazia (1994) da parte del Presidente Clinton, LaRouche continua la sua attività politica, concentrandosi soprattutto sugli Stati del cosiddetto "Terzo Mondo". Il 12 giugno 1994 è invitato a presenziare ad una cerimonia a São Paulo (Brasile), in cui riceve la cittadinanza onoraria.

Nel 1995, pubblica un articolo su un quotidiano svedese dichiarando che il premier Olof Palme è stato assassinato perché era a conoscenza dello scandalo Irangate.

Nel 1996, LaRouche tenta per la sesta volta la candidatura alla presidenza, ricevendo abbastanza voti da una parrocchia della Louisiana da guadagnare due "grandi elettori". Ma il Presidente del Comitato Nazionale del Partito Democratico, Don Fowler, rifiuta la candidatura di LaRouche, impedendo così di considerare validi i voti da lui ricevuti. LaRouche ricorre alla magistratura ordinaria, appellandosi al Voting Rights Act, ma perde. Ricorre in appello e perde nuovamente nel 1999. La Corte statuisce infatti che, sulla base della libertà di associazione, i partiti politici hanno il diritto di poter rifiutare eventuali candidati.[56]

Il 1° Dicembre 1998 partecipa ad un incontro della Società Messicana di Geografia e Statistica assieme alla moglie Helga e all'ex-Presidente messicano José López Portillo. Portillo così introduce il discorso di LaRouche:[57]

Collabora a Wikiquote « Per il mondo, adesso è necessario ascoltare le sagge parole di Lyndon LaRouche. »

Durante lo "scandalo Monica Lewinsky", LaRouche si schiera risolutamente in difesa del Presidente Clinton. L'intero Movimento LaRouche si mobilita e crea un "Comitato per salvare la Presidenza", che raccoglie firme da tutto il Paese contro l'ipotesi di dimissioni o di impeachment. LaRouche si dice inoltre convinto che, dietro gli attacchi a Clinton, si celino le stesse persone che in passato lo hanno attaccato.

Le primarie democratiche del 2000 vedono Lyndon LaRouche raggiungere percentuali a doppia cifra in molti Stati, ottenendo il miglior risultato in Arkansas (il 22% dei suffragi, contro il 78% di Al Gore). Nel Kentucky si piazza terzo con l'11% dei voti, dietro Al Gore e Bill Bradley (ex-giocatore di basket diventato senatore). Anche in questo caso, il Partito Democratico si rifiuta di considerare validi i voti di LaRouche, escluso dalla competizione perché ufficialmente "non riconosce la piattaforma politica del partito".[58]

Sempre nel 2000, i democratici candidano alla presidenza dello Stato del Wyoming Mel Logan, seguace di LaRouche, che verrà travolto dal Governatore repubblicano in carica Craig Thomas (76% dei suffragi contro il 23% di Logan).

Nel 2001 e nel 2003 partecipa a numerose conferenze e seminari in India. Sempre nel 2001 visita la Russia, intervenendo in più occasioni presso la Commissione Economia della Duma e l'Accademia Russa delle Scienze.[59]

Nell'Ottobre del 2002, inizia una campagna per far sì che il Vice-Presidente in carica Dick Cheney rassegnasse le dimissioni o, in subordine, che venisse rimosso dal "ticket" del Partito Repubblicano per le elezioni del 2004.[60]

LaRouche e tutte le ramificazioni del suo movimento si oppongono alla Seconda guerra del Golfo. LaRouche è stato citato a tal proposito dal Syria Times come "una delle voci statunitensi più ragionevoli" per aver affermato che la guerra è il risultato di:[61]

Collabora a Wikiquote « [...] una decisione del 1996 del Governo israeliano, imposta al Presidente da un covo di [ufficiali filo-israeliani] annidati nel Governo statunitense»


[...]
Chip Berlet, a proposito di quest'ultima affermazione apparsa anche su altre riviste arabe e musulmane, ha dichiarato che essa rappresenta i tipici stereotipi complottisti ed antisemiti, con particolare riferimento a quella che Berlet definisce come una "descrizione stereotipata dei neoconservatori e del loro potere".[62]

LaRouche concorre ancora una volta alle primarie democratiche nel 2004. Non rientra nel novero dei candidati maggiori e partecipa soltanto a forum alternativi dedicati ai candidati minori. Alcuni attivisti del Movimento LaRouche disturbano però gli incontri degli altri candidati, generalmente per reclamare la possibilità per LaRouche di partecipare ai dibattiti principali.

LaRouche concorre nonostante la Virginia (suo Stato natale) sia uno degli ultimi Stati che priva gli ex-detenuti del diritto di voto,[63] poiché nè la Costituzione nè lo Statuto Federale prevedono l'iscrizione nelle liste elettorali fra le condizioni richieste per essere eletti alla carica di Presidente degli Stati Uniti.

Il National Right to Life Committee, nella sua dichiarazione di voto per le Presidenziali del 2004, riconosce a LaRouche ben il 75% delle preferenze interne per le sue posizioni in difesa della vita tout court (essendo contro l'eutanasia, la pena di morte, eccetera). Anche due "grandi elettori" democratici, Erik Fleming del Mississippi e Harold James della Pennsylvania, spendono buone parole per LaRouche. Successivamente però, Fleming dichiarerà pubblicamente di essersi pentito dell'appoggio fornitogli, definendo la sua scelta "il peggior errore mai commesso".

LaRouche ottiene, nonostante tutto, scarsa visibilità e un altrettanto scarso seguito elettorale. Il Partito Democratico ad ogni modo ha annullato ancora una volta la sua candidatura e i voti da lui ricevuti. LaRouche presenzia a Boston durante la Convenzione Nazionale Democratica del 2004 (senza parteciparvi) e tiene una conferenza stampa in cui dichiara pieno sostegno al candidato John Kerry, chiedendo ai membri della sua organizzazione di mobilitarsi per sconfiggere George W. Bush alle Presidenziali del 2004.

Negli ultimi anni, Lyndon LaRouche tiene delle videoconferenze diffuse via Internet su temi economici, principalmente sulle azioni ritenute urgenti a sostegno della ripresa economica mondiale.

[modifica] Il "Movimento Giovanile LaRouche"

Per approfondire, vedi la voce Movimento Giovanile LaRouche.

Il risultato più significativo ottenuto dal Movimento LaRouche fin dalla scarcerazione del suo leader (1994) è sicuramente la creazione nel 1999 del Movimento Giovanile LaRouche (LaRouche Youth Movement, LYM). Spesso descritto come un culto che spesso utilizza tecniche di lavaggio del cervello, il LYM recluta soprattutto giovani fra i 18 e i 25 anni. Il successo dell'organizzazione giovanile ha permesso al Movimento LaRouche di raggiungere un numero di membri mai raggiunto prima.

Il LYM si è reso protagonista nel 2003 e nel 2004 di azioni di disturbo, talvolta anche violente, contro candidati e manifestazioni del Partito Democratico. Ma il caso più importante è quello di Jeremiah Duggan, uno studente britannico di origini ebraiche, morto in circostanze misteriose a Wiesbaden (Germania) mentre frequentava una conferenza organizzata dallo Schiller Institute e dal LYM. Il Movimento LaRouche parla immediatamente di suicidio e la Polizia tedesca sembra suffragare questa tesi. Una corte britannica però, ha successivamente escluso l'ipotesi di suicidio, avanzando l'ipotesi che Duggan sia morto "in uno stato di terrore".[64]

[modifica] Opere

Lyndon LaRouche ha scritto numerosi articoli, trattati e libri, la maggior parte dei quali pubblicati attraverso il proprio movimento. Fra questi i più importanti sono:

  • 1979 - The Power of Reason: a kind of autobiography (la prima autobiografia)
  • 1983 - There Are No Limits to Growth
  • 1984 - So, You Wish To Learn All About Economics
  • 1987 - The Power of Reason: 1988 (la seconda autobiografia)
  • 1991 - The Science of Christian Economy
  • 2005 - Earth's Next Fifty Years

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Note

  1. ^ A tal proposito, cfr. (EN) Chip Berlet, Protocols to the Left, Protocols to the Right: Conspiracism in American political discourse at the turn of the Second Millennium, The Elie Wiesel Center for Judaic Studies, Boston, 30-31 ottobre 2005; (EN) Chip Berlet, Joel Bellman, Fascism wrapped in an American flag, Political Research Associates, 10 marzo 1989; (EN) Chip Berlet, Matthew Lyons, Right-wing Populism in America: too close for comfort, Guilford Publications, New York, 2000, ISBN 1572305622; (EN) Clara Fraser, Revolution, she wrote, Red Letter Press, Seattle, 1998, ISBN 0932323049; (EN) Helen Gilbert, Lyndon LaRouche: Fascism restyled for the New Millennium, Red Letter Press, Seattle, 2003, ISBN 0932323219; (EN) Dennis King, Lyndon LaRouche and the New American Fascism, Doubleday, 1989, ISBN 0385238800; (EN) John Mintz, Ideological odyssey: from Old Left to Far Right, Washington Post, 14 gennaio 1985; (EN) Tim Wohlforth, A '60's socialist takes a hard Right, Political Research Associates, 16 marzo 2006.
  2. ^ Cfr. (EN) Milton R. Copulus, The LaRouche Network, Institutional Analysis #28, Heritage Foundation, 19 luglio 1984 (.pdf file).
  3. ^ Cfr. (EN) John Mintz, Some officials find intelligence network 'useful', The Washington Post, 15 gennaio 1985.
  4. ^ Cfr. (EN) Nina Ogden, Eugene McCarthy: He acted to restore our Nation's purpose, Executive Intelligence Review, 30 dicembre 2005 (.pdf file).
  5. ^ Cfr. (EN) Excutive Branch Personnel - Public Financial Disclosure Report, Schedule D (.pdf file).
  6. ^ Cfr. (EN) Individual record #940345623, Familysearch.org.
  7. ^ Cfr. (EN) Individual record #940345622, Familysearch.org.
  8. ^ Cfr. (EN) Individual record #I11210, RootsWeb.com.
  9. ^ Cfr. (EN) Paul L. Montgomery, How a radical-left group moved toward savagery, The New York Times, 20 gennaio 1974.
  10. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: a kind of autobiography, The New Benjamin Franklin Publishing House, New York, 1979, ISBN 0933488017, pag. 38 (.pdf file).
  11. ^ 11,0 11,1 Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: a kind of autobiography, The New Benjamin Franklin Publishing House, New York, 1979, ISBN 0933488017, pagg. 38-39, 55, 58 (.pdf file).
  12. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: 1988, Executive Intelligence Review, 1987, ISBN 0933488513, pag. 17.
  13. ^ Cfr. (EN) Austin Meredith, Lyndon Hermyle LaRouche, Jr., Stack of the Artist of Kouroo Project, 12 marzo 2005, pag. 2 (.pdf file).
  14. ^ Cfr. (EN) Dennis King, Lyndon LaRouche and the New American Fascism, Doubleday, 1989, ISBN 0385238800, pag. 6.
  15. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: a kind of autobiography, The New Benjamin Franklin Publishing House, New York, 1979, ISBN 0933488017, pagg. 48-49, 54 (.pdf file).
  16. ^ Cfr. (EN) Richard D. Stattler, Guide to the Records of the Religious Society of Friends (Quakers) in New England, Rhode Island Historical Society, 1997, pag. 92 (.pdf file).
  17. ^ Cfr. (EN) Dennis King, Lyndon LaRouche and the New American Fascism, Doubleday, 1989, ISBN 0385238800, pag. 6.
  18. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: 1988, Executive Intelligence Review, 1987, ISBN 0933488513, pagg. 18-20.
  19. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: 1988, Executive Intelligence Review, 1987, ISBN 0933488513, pagg. 37-38.
  20. ^ Cfr. (EN) Dennis King, Lyndon LaRouche and the New American Fascism, Doubleday, 1989, ISBN 0385238800, pag. 7.
  21. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: 1988, Executive Intelligence Review, 1987, ISBN 0933488513, pagg. 62-64.
  22. ^ Cfr. (EN) Austin Meredith, Lyndon Hermyle LaRouche, Jr., Stack of the Artist of Kouroo Project, 12 marzo 2005, pag. 3 (.pdf file).
  23. ^ 23,0 23,1 23,2 23,3 Cfr. (EN) Austin Meredith, Lyndon Hermyle LaRouche, Jr., Stack of the Artist of Kouroo Project, 12 marzo 2005, pag. 4 (.pdf file).
  24. ^ 24,0 24,1
  25. ^ Cfr. (EN) Eben Ray (moderatore), Interview with Lyndon LaRouche and Bob Dobbs, Pacifica Radio - KPFK, 28 agosto 2004.
  26. ^ Cfr. (EN) Dennis Tourish, Tim Wolforth, On the edge: Political cults right and left, M.E. Sharpe, New York / Londra, 2000, ISBN 0765606399, pag. 71.
  27. ^ Cfr. (EN) Lyndon H. LaRouche Jr., The Power of Reason: 1988, Executive Intelligence Review, 1987, ISBN 0933488513, pag. 116.
  28. ^ Paul L. Montgomery, "How a Radical-Left Group Moved Toward Savagery," The New York Times, January 20, 1974.
  29. ^ King, pp. 17-18, 20, 25-26.
  30. ^ LaRouche interpretò successivamente l'affermazione di Hook come una conferma della "conventio ad excludendum" operata nei suoi confronti da parte dell'«establishment accademico dei dipartimenti di Economia», che (sempre secondo LaRouche) si rifiutò da allora di invitarlo ad altri dibattiti per paura di ulteriori figuracce. Cfr. a tal proposito (EN) Titolo, editore, data.
  31. ^ Nat Hentoff, "Of Thugs and Liars," The Village Voice, January 24, 1974.
  32. ^ Paul L. Montgomery, "How a Radical-Left Group Moved Toward Savagery," The New York Times, January 20, 1974
  33. ^ "Death of the CPUSA," New Solidarity, April 9, 1973.
  34. ^ "Operation Mop-Up: The Class Struggle Is for Keeps," New Solidarity, April 16, 1973.
  35. ^ LaRouche, Lyndon. The Power of Reason: 1988. Executive Intelligence Review, 1987, p. 117.
  36. ^ King, pp. 23-24.
  37. ^ (EN) Cfr. [1] e [2]
  38. ^ Paul L. Montgomery, "How a Radical-Left Group Moved Toward Savagery," The New York Times, January 20, 1974.
  39. ^ King, Chapter 4, pp. 25-31 [3]
  40. ^ Chip Berlet and Joel Bellman, "Lyndon LaRouche: Fascism Wrapped in an American Flag," Political Research Associates briefing paper, Part One, March 10, 1989 [4].
  41. ^ King, pp. 27-28.
  42. ^ 42,0 42,1
  43. ^ 43,0 43,1
  44. ^ 44,0 44,1 Vedi anche Lyndon LaRouche - Le campagne elettorali.
  45. ^ 45,0 45,1 (EN) Cfr. [5]
  46. ^ (EN) Cfr. [6]
  47. ^ (EN) Cfr. [7]
  48. ^ (EN) Cfr. [8].
  49. ^
  50. ^ (EN) Cfr. [9]
  51. ^ (EN) Cfr. John Mintz, Critics of LaRouche Group Hassled, Ex-Associates Say, Washington Post, 14 gennaio 1985
  52. ^ (EN) Cfr. Lyndon H. LaRouche, Jr., "The End of the Age of Aquarius?", Executive Intelligence Review, 10 gennaio 1986
  53. ^ Clark, Ramsey. [10] "Open Letter to Janet Reno," posted on LaRouche presidential campaign website, 2004.
  54. ^ "Have the Mass Media Brainwashed your Neighbor about Lyndon LaRouche?" [11]
  55. ^ (EN) Cfr. Jim Bakker, I Was Wrong, 1996, Ed. Thomas Nelson Publisers, Nashville (pag. 250)
  56. ^ (EN) Cfr. [12]
  57. ^ (EN) Cfr. [13]
  58. ^ (EN) Cfr. [14]
  59. ^ (EN) Cfr. [15]
  60. ^ (EN) Cfr. [16]
  61. ^ (EN) Cfr. [17]
  62. ^ (EN) Cfr. [18]
  63. ^ Il divieto può essere rimosso solo attraverso l'accettazione da parte del Governatore dello Stato di una richiesta apposita.
  64. ^ (EN) Cfr. [19]